Tumori in crescita come un’epidemia. I più pericolosi secondo l’Oms
Aumenta il benessere e aumentano anche i casi di tumore. Prima del World Cancer Day è stato presentato il rapporto annuale dell'Iarc, agenzia dell'Oms che si occupa appunto di tumori. La fotografia è impietosa e racconta di una patologia in rapida diffusione come potrebbe essere qualsiasi malattia di origine virale. Gli 8,2 milioni di vittime annuali diventeranno tra venti anni 13 milioni, con una crescita che interesserà per il 70% Africa, Asia e America del Sud. Il numero di malati, invece, arriverà a 22 milioni dai 14 milioni attuali.
I tumori più diffusi a livello mondiale sono quello ai polmoni (1,8 milioni, il 13% del totale), al seno (12%) e al colon (10%), quelli più mortali sono il tumore ai polmoni (19,4% del totale), al fegato (10%) e allo stomaco. "Se le cure hanno visto notevoli progressi non possono essere l'unica arma per risolvere il problema dei tumori – ha osservato Christopher Wild, direttore dell'Iarc -. Dobbiamo mettere più impegno nella prevenzione e nella diagnosi precoce per limitare questo allarmante aumento del peso del cancro nel mondo".
Il rapporto di Aiom e Airtum riguardante l'Italia ha evidenziato nel 2012 364 mila nuovi casi di cancro, con una mortalità in diminuzione grazie al primato europeo di sopravvivenza dei nostri malati. Ciononostante, anche nel Belpaese aumenta la mortalità. In Italia i tumori più frequenti sono quelli al colon-retto (oltre 50.000 nuove diagnosi nel 2012), alla mammella (46.000), al polmone (38.000, un quarto nelle donne) e alla prostata (36.000). I più mortali sono il tumore al polmone e quello al seno.