Tre ricercatori italiani nello spazio con Virgin Galactic nel 2020: ecco cosa faranno

Grazie a uno storico accordo tra l'Aeronautica Militare Italiana e Virgin Galactic, la compagnia aerospaziale privata del magnate britannico Richard Branson, tre ricercatori del Bel Paese voleranno il prossimo anno nello spazio per compiere alcuni esperimenti in microgravità. È la prima volta che un dipartimento governativo finanzia un volo di ricerca con equipaggio umano su un veicolo spaziale commerciale. I tre uomini, che verranno addestrati al volo suborbitale dalla stessa Virgin Galactic, porteranno a bordo alcuni esperimenti messi a punto in collaborazione col Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Voleranno sullo spazioplano SpaceShipTwo, che verrà trasportato a un'altezza di circa 13 chilometri da un altro aereo. A quella quota il velivolo verrà sganciato e accenderà il motore a razzo, che proietterà equipaggio ed esperimenti a un'altezza di poco meno di 90 chilometri. Secondo l'aeronautica militare americana lo spazio inizia ufficialmente a 80 chilometri dalla superficie terrestre, dunque il gruppo sarà effettivamente "fra le stelle", benché per altre forze armate ed enti governativi questo limite si trovi a cento chilometri di altezza. Definizioni a parte, gli uomini a bordo dello spazioplano potranno osservare la curvatura della Terra e sperimentare per alcuni minuti la microgravità, durante i quali si sganceranno dai sedili e potranno eseguire i preziosi test elaborati dal CNR fluttuando nella cabina. Ma di quali esperimenti si tratta?
In base al comunicato congiunto rilasciato dall'Aeronautica Militare Italiana e da Virgin Galactic, il carico includerà strumentazione medica che “misurerà gli effetti biologici sul corpo umano della transizione tra gravità e microgravità”, inoltre saranno eseguiti test chimici sui cosiddetti carburanti verdi. La progettazione dei carichi è ancora in atto e informazioni più dettagliate verranno rilasciate in futuro. L'accordo tra Aeronautica Militare Italiana e Virgin Galactic è stato siglato nella sede dell'ambasciata italiana a Washington DC, alla presenza del diplomatico Maurizio Greganti, del generale Stefano Cont e del presidente della compagnia aerospaziale privata Mike Moses. Il volo partirà nel dicembre del 2020 da uno spazioporto del Nuovo Messico, negli Stati Uniti d'America.