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Tra i bambini si sta diffondendo un altro virus respiratorio “nascosto” dalla pandemia di Covid

Negli ospedali del Regno Unito si sta registrando un aumento delle gravi infezioni respiratorie nei bambini, inclusa un’ondata fuori stagione dell’infezione causata da virus respiratorio sinciziale (RSV): “Colpita un’intera generazione di bambini che non ha incontrato molti agenti virali mentre erano in vigore le restrizioni Covid”.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo l’ondata di nuovi casi di Covid nel Regno Unito, la diffusione di un altro virus respiratorio preoccupa i medici d’Oltremanica che, all’ombra della pandemia, stanno osservando un aumento dei ricoveri per gravi infezioni respiratorie nei bambini, inclusa un’ondata fuori stagione dell’infezione causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV). Questo agente virale, noto per essere la principale causa di bronchilite e polmonite nei piccoli sotto i due anni, ha la caratteristica di diffondersi in epidemie annuali che, di norma, si verificano in inverno. Tuttavia, nelle ultime settimane, gli ospedali britannici si sta assistendo a un aumento delle infezioni gravi, probabilmente dovuto alle misure per contrastare la trasmissione del coronavirus e che, fino al loro allentamento, hanno determinato un calo nella diffusione non solo di Sars-Cov-2 ma anche di altri virus respiratori, come quelli dell’influenza stagionale e, appunto, il virus respiratorio sinciziale.

Secondo gli esperti, la ridotta circolazione di alcuni patogeni durante l’inverno – che ha portato a una stagione influenzale praticamente inesistente e alla riduzione dell’84% dei ricoveri per bronchiolite nei Paesi dell’emisfero settentrionale – sta ora avendo conseguenze rilevanti, determinando un aumento della popolazione suscettibile a molti virus respiratori. L’RSV, in particolare, sta colpendo “un anno intero di neonati che non hanno incontrato molti patogeni mentre erano in vigore le restrizioni Covid – osserva su The Conversation Grace Roberts , ricercatrice in virologia della Queen’s University Belfast – . Non sappiamo perché alcuni bambini infetti da RSV manifestino sintomi lievi e altri si ammalino gravemente. Sono stati identificati molti fattori di rischio associati a una grave malattia da RSV, tra cui età (i bambini di un mese sono a più alto rischio), sesso (i maschi sono statisticamente più a rischio delle femmine), fattori ambientali come l’esposizione al fumo, malattie polmonari sottostanti e alcuni fattori genetici”.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il patogeno provoca una malattia lieve, simile a un forte raffreddore, con naso che cola e tosse. Tuttavia, in circa un bambino su tre, l’infezione può portare all’infiammazione dei bronchioli, i condotti più piccoli dei nostri polmoni, causando febbre e un aumento delle difficoltà respiratorie. “Nonostante questa conoscenza, non è ancora possibile identificare in modo definitivo quali bambini svilupperanno la bronchiolite – ha aggiunto Roberts – . Tuttavia, in alcuni Paesi, i soggetti con una più alta probabilità di malattia grave vengono identificati attraverso i fattori di rischio e ricevono trattamenti profilattici”.

Come per tutti gli agenti infettivi, una risposta immunitaria robusta è la chiave per contrastare l’infezione da RSV. “Sappiamo che elevate quantità di anticorpi neutralizzanti (compresi anticorpi materni e trattamenti con anticorpi monoclonali come il palivizumab) sono protettivi in caso di malattia grave ma l’immunità all'RSV non è completa o particolarmente duratura, in quanto la maggior parte delle persone può essere reinfettata per tutta la vita. Questo è uno dei motivi per cui, nonostante gli sforzi monumentali di molti gruppi di ricerca, non sono attualmente disponibili vaccini”.

Nuove formulazioni, ad ogni modo, sono in fase di sviluppo. “Qualsiasi trattamento o vaccino per RSV deve percorrere una linea sottile di benefici in termini di eliminazione dell’infezione senza produrre effetti negativi – conclude Roberts – . Diversi sono attualmente in fase di sperimentazione clinica nella speranza di poter finalmente proteggere tutti i bambini dalla bronchiolite indotta da RSV”.

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