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I 10 peni più grandi e strani del mondo animale

Sono blu, partoriscono, hanno quattro teste o le spine e possono diventare enormi: quando la natura rende bizzarro l’accoppiamento.
A cura di Redazione Scienze
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Il mondo animale riesce sempre a sorprenderci regalandoci immagini mozzafiato, come leoni che si riposano al sole o lupi che si muovono in gruppo durante un'azione di caccia, ma anche zebre che si abbeverano e squali in agguato, solo per citarne alcuni. A lasciarci senza parole sono anche i loro organi riproduttivi, in particolare quelli maschili che possono avere forme e dimensioni bizzarre ai nostri occhi. Ecco i 10 peni più strani che abbiate mai visto:

Alligatore – effetto sorpresa

Lungo 10 centimetri, bianco e… veloce: il pene dell'alligatore, che è sempre eretto, si palesa con un effetto sorpresa interessante, pochi secondi per poi ritrarsi nuovamente.

Balenottera Azzurra – più grande del mondo

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I maschi di balenottera azzurra hanno il pene più grande del mondo, stiamo parlando di 2,4 metri di lunghezza (che possono arrivare a 3) e 30 centimetri di diametro (che possono arrivare a 36). Non possiamo mostrarvi un'immagine ‘in real life', ma solo un campione unico, una porzione, che si trova nell'Icelandic Phallological Museum e che misura 170 centimetri per 70 chili.

[Foto da Wikipedia]

Micronecta scholtzi – un canto da record

Il Micronecta scholtzi è un insetto eterottero, è lungo appena 2 centimetri, vive nelle pozze d'acqua dolce ed ha un pene da record. Il pene di questo animale infatti emette un suono che raggiunge i 99,2 decibel. Ma come è possibile? In pratica quando è in fase di corteggiamento, il Micronecta scholtzi fa strisciare il suo pene su una parte dell'addome.

Cavalluccio marino – pronti dalla nascita

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Studiare i cavalucci marini stordisce e disorienta. All'inizio il gioco dei ruoli non appare chiaro, poi si realizza che non tutte le specie animali funzionano allo stesso modo. La femmina seduce il maschio mostrandogli i propri colori. Lui nasconde il capo nel "petto" fino a quando lei prende la sua coda e lo penetra. Fluttuando viso a viso si impegnano nella pratica dell'accoppiamento. L'acme arriva quando lei riversa nel marsupio del maschio circa 600 uova. La femmina, fatto il suo, se ne va. Il cavaluccio resta là, solo e con 600 uova in grembo che, dopo qualche settimana, diventeranno piccoli cavalucci marini "sparati" nel mare dal pene del padre.

Lumache – interessa ‘bavoso'

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Sbava per il partner (e non è un modo di dire). Peraltro a lui va bene così, quindi perché darsi un contegno? Con le lumache funziona così: l'esemplare eccitato lascia una bava piena di ormoni che ha la funzione di richiamare l'attenzione di possibili pretendenti. A quel punto inizia l'entusiasmante inseguimento che si conclude nel momento in cui la lumaca che ha notato la bava, ne segue la scia e riesce infine a raggiungere l'esemplare eccitato. Dopo circa un'ora di "danze", dal retro delle loro teste si liberano dei "peni" blu che si attorcigliano tra loro. In questa fase viene liberato il liquido che feconda entrambi gli esemplari che, concluso il faticoso atto, cadono a terra.

Echidna – quattro è meglio di uno

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L'echidna, alias il "formichiere spinoso" ci permette di concentrarci ancor di più sul focus dell'articolo. Si tratta infatti di un mammifero la cui particolarità è tutta lì, nel pene. Si tratta di un membro dotato di quattro teste, che secondo alcuni etologi ha la funzione di bloccare la femmina, secernendo lo sperma prima da una parte e poi dall'altra.

Anatra – un'esplosiva forma bizzarra

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Il placido galleggiamento sulla superficie del lago non tragga in inganno: nell'acqua si nasconde un'arma pericolosa, spesso – e comprensibilmente – sgradita alla femmina. La conformazione dei due organi sessuali, maschile e femminile, mostra la prevista, rassicurante complementarietà. Solo che in questo caso tutto sembra essersi sviluppato per difendere la femmina dal maschio e per generare nel maschio una soluzione "anatomica" alla resistenza dell'altro sesso. Ed ecco che lei mostra una vagina attorcigliata, mentre lui si è dotato di un pene che raggiunge l'erezione in un secondo circa e che, soprattutto, somiglia ad un "elaborato cavatappi, la cui lunghezza è correlata al grado di copulazioni forzate che il maschio impone alla femmina".

Gatti – che dolore

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[Foto di Wikipedia]

Il primo posto assegnato al felino da casa è dovuto più che altro alla sorpresa. Chiunque abbia il piacere di convivere con un gatto avrà notato che nei suoi appassionati momenti di solitudine può sorgere sotto alla coda il pene, simile ad un piccolo cono, apparentemente innocuo. Ebbene, sebbene all'occhio umano non siano visibili, quello stesso cono ha circa 120-150 peli microscopici ed irsuti, che ancorano il maschio alla femmina, per dissuaderla dal sottrarsi all'accoppiamento una volta avvenuta la penetrazione. Poi ci si chiede come mai le gatte lancino strazianti miagolii nelle notti di calore…

Tartaruga – chi lo avrebbe mai detto

https://www.youtube.com/watch?v=5n6q9d3zHT8

La tartaruga ‘nasconde' il suo organo alla base della coda che, durante l'erezione, si allunga del 50% e si allarga del 75%.

Tapiro – la misura conta

https://www.youtube.com/watch?v=MBIRaL67j-M

Quando è in erezione, l'organo del tapiro raggiunge dimensioni importanti che non agevolano l'accoppiamento: risulta infatti complesso "prendere la mira". Il motivo di queste dimensioni è di tipo adattativo, si è infatti evoluto per adattarsi all'organo della femmina.

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