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Tigri del Nepal salve dall’estinzione grazie a DiCaprio: raddoppiate in 8 anni

Le tigri selvatiche del piccolo Paese asiatico sono 235, circa il doppio di quelle censite nel 2010. Il traguardo è stato raggiunto grazie alle misure di conservazione intraprese dal governo locale, al cui progetto hanno contribuito anche il WWF e la fondazione di Leonardo DiCaprio. L’attore americano ha espresso la sua gioia su Twitter.
A cura di Andrea Centini
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Dal 2010 a oggi il numero di tigri selvatiche (Panthera tigris) presenti in Nepal è quasi raddoppiato. In totale sono stati avvistati ben 235 di questi magnifici felini sul territorio del piccolo Paese asiatico, un numero che lascia ben sperare per il futuro della specie, almeno in questo angolo del mondo. Ad annunciarlo è stato il WWF, che assieme ai governi di 13 nazioni ha sottoscritto il progetto “Tiger Conservation Plan” per raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. L'obiettivo è stato centrato con un buon anticipo dal Nepal, ma la speranza è che anche gli altri firmatari possano conquistarlo entro la data prestabilita.

A congratularsi per il risultato ottenuto dalle istituzioni, dagli enti di ricerca e dalle ONG impegnate nel programma di recupero anche Leonardo DiCaprio, che ha finanziato attivamente l'operazione con la sua fondazione. L'attore nato a Los Angeles ma di chiare origini italiane – i suoi bisnonni giunsero negli USA dalla provincia di Caserta – ha dimostrato tutta la sua soddisfazione con un Tweet: “Sono orgoglioso della partnership tra @dicapriofdn e @World_Wildlife per sostenere il Nepal e le comunità locali nel raddoppiare la popolazione di tigri selvatiche”.

Il numero di tigri è stato calcolato grazie a una campagna di monitoraggio avviata lungo il Terai Arc Landscape, un paradiso della biodiversità che si estende anche in India, dove sono presenti anche altri animali minacciati come i rinoceronti, oltre a elefanti e milioni di persone. I felini sono stati avvistati con l'ausilio di circa 4.500 fototrappole e il lavoro dei ranger. Per raggiungere questo obiettivo il Nepal ha combattuto attivamente il mercato nero e i bracconieri, inoltre ha istituito un ricco programma per tutelare e ampliare gli habitat vitali di questi felini. “Il Nepal è un grande esempio per gli altri Paesi del Tiger Conservation Plan a impegnarsi con lo stesso livello di volontà politica ed eccellenza”, ha dichiarato Ginette Hemley, vicepresidente senior per la conservazione della fauna selvatica del WWF. “Mentre questa è una grande storia per la conservazione della tigre, evidenzia anche la costante necessità di garantire la protezione degli habitat chiave e il valore di un approccio paesaggistico per questa specie al fine di farla recuperare e prosperare”, ha aggiunto la dirigente.

Oltre al Nepal hanno fatto grandi progressi anche la Russia, il Buthan e l'India nel recupero della tigre, che oggi conta circa 4mila esemplari in tutto il mondo. I numeri non sono certo paragonabili con quelli degli inizi del XX secolo, quando si stimava una popolazione di ben centomila esemplari, ma sono sicuramente in ripresa rispetto al minimo storico del 2010, quando furono contati soltanto 3.200 esemplari. La speranza è che questi numeri continuino a salire fino a quando i grandi felini usciranno definitivamente dalla minaccia di estinzione, causata principalmente dal bracconaggio e dalla distruzione degli habitat naturali.

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