Terremoto in Centro Italia, ecco le cause delle quattro forti scosse del 18 gennaio 2017
L'Italia ha ricominciato a tremare, nelle ultime ore si sono susseguite diverse scosse di terremoto, quattro delle quali di grave entità. Il tutto è iniziato alle 10:25 con una scossa di 5,3 di magnitudo, alla quale ne è seguita una da 5,4 alle 11:14, una da 5,3 alle 11:24 e una da 5,1 alle 14:33. Insomma, nel giro di pochissime ore il Centro Italia ha tremato rigettando la popolazione locale nel panico. Ma cosa sta succedendo? Perché in queste zone ci sono così tanti terremoti?
Cosa sta accadendo in Centro Italia
Partiamo con il dire che, come spiega l'Ingv, la zona colpita in queste ore si trova a sud dell'area della sequenza iniziata lo scorso 24 agosto 2016 in Italia centrale. Questo territorio, spiegano gli esperti, è attualmente colpito da continui sismi a causa dello stiramento dell'Appenino in corso, quel processo di estensione da Est ad Ovest della faglia da cui partono i terremoti. Lo scorso agosto, Alessandro Amato dell'Ingv, spiegava che “il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all'origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L'Aquila del 2009 e quello di Colfiorito del 1997”, eventi quelli che, come quelli di oggi, erano superficiali, ad una profondità compresa tra tra 8,9 e 10 chilometri.
Cos'è il contagio sismico
Ma non è tutto. Le continue scosse potrebbero essere l'effetto di quello che viene chiamato "contagio sismico tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino' o ‘a cascata'", come dichiarato da Andrea Billi dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-cnr). L'esperto ci spiega che “Quando una faglia genera un terremoto, la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare' le faglie adiacenti”. E questo cosa comporta? “Tali terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”. In pratica, la faglia che ha provocato i terremoti passati, potrebbe aver trasferito parte dello stress accumulato a parti di faglia adiacenti, quindi sempre in zone limitrofe, che a mesi di distanza hanno generato i terremoti di queste ore.
Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi
Considerato il ‘contagio sismico', resta da capire se, a loro volta, le scosse di oggi abbiano trasferito parte dello stress ad altre faglie, in tal caso potrebbero verificarsi nuove e importanti scosse.
Prevedere i terremoti
I terremoti non sono prevedibili, così come non è semplice definirne l'origine e la causa, l'unica soluzione per evitare i danni registrati in questi mesi è di tipo architettonico: costruire cioè abitazioni e strutture adatte ai sismi.
Terremoto ondulatorio o sussultorio
Il terremoto non può essere né ondulatorio né sussultorio, questi termini vengono utilizzati per definire la percezione del modo delle onde elastiche che si propagano durante le scosse. In alcuni casi il movimento è verticale, quindi sussultorio, in altri è orizzontale, quindi ondulatorio e la differenza sta nella posizione da cui si osservano le onde rispetto alla faglia.