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Tatuaggi pericolosi? Ennesimo allarmismo contro la Body art

Malgrado non siano esclusi possibili effetti collaterali, come nei farmaci, oggi i tatuaggi sono più sicuri.
A cura di Juanne Pili
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Tornano in circolazione notizie allarmiste riguardo ai possibili effetti dannosi dei tatuaggi. La fonte principale è un recente sondaggio dove risulterebbe che il 10% delle persone intervistate aventi un tatuaggio lamenta reazioni avverse; nella metà dei dati raccolti (avvero il 5% del campione intervistato) queste diventano croniche per oltre quattro mesi. I dati raccolti da un team di ricercatori della Langone University di New York sono stati pubblicati dalla rivista Contact Dermatitis; i problemi – di cui si hanno solo dati aneddotici – andrebbero da semplici arrossamenti a reazioni allergiche vere e proprie, con tanto di rimozione del tattuaggio.

Risultati poco significativi. In sostanza la ricerca è stata condotta intervistando un campione di trecento persone fermate a caso nel Central park. Come ammette anche una delle autrici del sondaggio, Marie Leger, spesso queste testimonianze possono spiegarsi con una infezione batterica, solo una minima parte potrebbe spiegarsi con una allergia all'inchiostro. Altri casi più rari riguarderebbero quelli in cui i problemi si manifestano dopo il secondo tatuaggio.

I precedenti. Spesso chi riporta la notizia cita come esempio uno studio tedesco pubblicato su Lancet, dove si conclude che il 5% dei tatuaggi genera un'infezione. Sicuramente non si tratta di un articolo del numero del mese corrente. Alla fine riusciamo a trovarlo, risale al gennaio scorso e riguarda soprattutto i nuovi pigmenti. E' giusto che ci si preoccupi, nell'ottica di rendere sempre più aggiornate le procedure.

Le contromisure sono note. L'Istituto superiore della sanità ha stilato un report elencando diverse raccomandazioni. L'idoneità igienico-sanitaria non è un optional, un tatuatore vero deve averla, così come ci aspettiamo che l'odontotecnico non si improvvisi dentista, in virtù delle diverse qualifiche a garanzia dei vari ambiti professionali. L'igiene è la consapevolezza di non avere allergie sono conoscenze imprescindibili che dipendono anche dal buonsenso. Del resto recenti studi sulle infezioni ospedaliere ci fanno specie: si sono registrate medie che variano dall'8 al 10% di infezioni riportate da individui ospedalizzati, con punte del 15% per quelli in terapia intensiva. Dovremmo dedurne quindi che l'ospedale è meno sicuro della bottega di un tatuatore?

Tatuaggi più sicuri. Aghi, inchiostri e macchinari vari sono ben più sicuri che in passato, farsi un tatuaggio oggi è una operazione garantita da diverse norme. Fino a un decennio fa i tatuatori si preparavano gli aghi per conto proprio, oggi la legge prevede che siano tutti in acciaio chirurgico. Gli articoli specializzati sono tutti standardizzati in base alle legislature vigenti, in particolare ci si rifà alla risoluzione europea Resap del 2008.

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