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Tatuaggi e piercing pericolosi, aumentano le intolleranze

I dermatologi della European academy of dermatology and venereology lanciano l’allarme: piercing e tatuaggi sono sempre più diffusi, ma troppo spesso si usano sostanze chimiche e materiali sconosciuti.
A cura di Redazione Scienze
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Artista "tatoo" presente alla London Tattoo Convention 2013.
Artista "tatoo" presente alla London Tattoo Convention 2013.

I dermatologi della European academy of dermatology and venereology (Eadv) si sono riuniti ad Istanbul dal 2 al 6 ottobre per il 22° congresso di categoria. Tra i vari temi oggetto di discussione, ci sono stati anche tatuaggi e piercing, in forte aumento negli ultimi dieci anni, soprattutto tra il pubblico maschile. Come ricordano gli esperti, "la moda del piercing impera e aumentano i casi di sensibilizzazioni da nichel nel sesso maschile, sebbene il contenuto del metallo nei monili a contatto con la pelle sia regolamentato". Il problema principale, osservano i dermatologi, è che nonostante il mercato sia sottoposto a regole precise, spesso il materiale utilizzato è di dubbia provenienza, al punto tale che, proseguono gli specialisti da Istanbul, "diversi milioni di europei sono tatuati con sostanze chimiche e prodotti sconosciuti, in condizioni sterili non certe che mettono a rischio la salute". I rischi legati a sostanze chimiche e metalli che non seguono le direttive aumentano se si considera la diffusione sempre maggiore dei tatuaggi temporanei, potenzialmente, potenzialmente più pericolosi per la presenza di elementi tossici o allergenici.

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