Su Saturno c'è l'acqua e adesso si sa da dove proviene
Già da diversi anni gli scienziati sapevano che su Saturno, il pianeta secondo per dimensioni solo a Giove circondato da quegli anelli che lo rendono il più particolare del nostro sistema solare, era presente dell'acqua senza che, tuttavia, nessuno fosse riuscito a risolvere il mistero della sua provenienza. Finalmente una risposta è arrivata dall'Herschel Space Observatory, la missione dell'Agenzia Spaziale Europea.
Nuove osservazioni, effettuate grazie al sensibilissimo telescopio e con il suo occhio ad infrarossi, hanno permesso di individuare una sottile nuvola, praticamente quasi trasparente, di vapore acqueo che dalla luna ghiacciata Encelado, la sesta per dimensione tra le decine si satelliti che orbitano attorno al pianeta, si riversa su Saturno.
Nel polo sud di Encelado, area ricoperta da numerose fratture, creste e valli segnali di cambiamenti globali che sono avvenuti nella forma del satellite, grazie a quattro enormi fessure presenti nel suolo, degli enormi geyser lunari sbuffano vapore, che emette circa 250 chilogrammi di acqua al secondo. Questa immensa quantità non poteva essere vista se non grazie a degli infrarossi, giacché alla luce visibile è impossibile individuarla. Una percentuale dell'acqua che la luna ha espulso viene attratta dalla gravità di Saturno e forma una nube anulare che lo circonda, con un diametro cinque volte più esteso di quello del pianeta.
Non è la prima volta che ci si confronta con la scoperta del prezioso elemento nell'universo: di pochi giorni fa, la notizia della più grande riserva d'acqua che si trova oltre la nostra galassia, mentre nel nostro stesso sistema solare il ghiaccio è presente in quantità. Ciò nulla toglie all'incredibile fascino che le notizie provenienti dal cosmo recano con sé: unite alle spettacolari immagini che la nostra tecnologia ci concede il lusso di poter osservare.