Stress: insonnia, dolori e depressione per un lavoratore su 5, è peggio per le donne
Sei milioni di italiani soffrono di stress da lavoro, manifestando disturbi come ansia, insonnia, dolori muscolari sino alla depressione; nella maggioranza dei casi si tratta di donne, più di 3 milioni e 200mila. Sono i dati preoccupanti diffusi dalla Società italiana di psichiatria in seno a un convegno tenutosi al Fatebenefratelli di Milano, organizzato in vista della Giornata mondiale della Salute Mentale che si celebrerà il prossimo martedì 10 ottobre.
A patire questi disagi è dunque ben un lavoratore su cinque (in Italia gli occupati sono 28 milioni), e a far riflettere è soprattutto il dato che riguarda le donne, anche per un semplice fattore statistico. Gli uomini occupati nello ‘Stivale' sono infatti più delle donne (il 60 percento del totale), ciò significa che le lavoratrici sono molto più colpite dallo stress da lavoro rispetto ai maschi. Il dato può essere facilmente spiegato anche dal mancato raggiungimento della parità in questo specifico ambito, che trova riscontro nei dati oggettivi sull'occupazione femminile diffusi ciclicamente: retribuzioni inferiori, maggiori difficoltà nel poter fare carriera e barriere culturali legate anche alla maternità, tutti aspetti ancora radicati nel tessuto socioculturale italiano.
“La difficoltà di mettere insieme prospettive di carriera con la condizione di essere ‘caregiver' o madri, avere sulle spalle la gestione della famiglia e quant'altro incombe nella vita delle donne lavoratrici, le espone molto di più”, ha sottolineato il dottor Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento salute mentale dell'Asst Fatebenfratelli Sacco. Delle 3,2 milioni di donne occupate, spiega la Società italiana di psichiatria, un terzo ha necessità di cure specialistiche per trattare il disturbo psichico, mentre le restanti lo presentano a livello transitorio.
In linea generale a innescare lo stress da lavoro vi sono ritmi forsennati, scalette stringenti, ore e ore di straordinario che si accumulano, ma anche disorganizzazione aziendale, precariato e l'eccessiva competitività, un vero e proprio mix esplosivo che può essere associato a problemi privati e sfociare in gravi disagi psichici. A peggiorare la situazione vi è anche il fatto che essi vengono spesso tenuti ‘nascosti', a causa dello stigma sociale che solitamente comportano.
Gli effetti dello stress da lavoro si riflettono non solo sulla salute, ma hanno un impatto anche a livello socioeconomico. Al di là della ridotta produttività delle aziende, secondo i dati diffusi al convegno milanese si stima che il 3 o 4 percento del Pil europeo sia influenzato proprio dai problemi di salute mentale, una percentuale sottostimata secondo altri studi.
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