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Strage di canguri, l’Italia ha ne uccisi 2 milioni in 5 anni: siamo il primo importatore d’Europa

I canguri in Australia sono considerati infestanti e per questo sono milioni gli esemplari che vengono uccisi a fucilate al cervello per la loro pelle e carne. LAV ci svela l’esistenza di un mercato molto ricco alimentato, in Europa, soprattutto da noi italiani. Ecco cosa c’è da sapere sul mercato della pelle di canguro.
A cura di Zeina Ayache
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L’Italia è il primo Paese importatore di pelle di canguro, con 2.054.097 canguri uccisi per noi tra il 2012 e il 2016. Con la nostra richiesta di pelle di canguro, alimentiamo una strage silenziosa che provoca la morte di oltre 2,3 milioni di canguri ogni anno, uccisi in mezzo alla strada, di notte, con un colpo di fucile al cervello. LAV ci accompagna alla scoperta di un mercato poco conosciuto, ma brutale, quello dei canguri australiani.

I canguri, in Australia, sono animali ‘infestanti’. L’animale simbolo dell’Australia rappresenta in realtà un problema per il Paese dove è considerato sovrabbondante e competitivo con il bestiame, e causa danni alle proprietà agricole. Per questo motivo, l’Australia ha concesso l’uccisione dei canguri regolamentandola con il Code of Practice for the Humane Shooting of Kangaroos and Wallabies. Il regolamento prevede l’uccisione di canguri mediante fucilata al cervello e impone di divieto di caccia a femmine e cuccioli, ma trattandosi di battute di caccia per lo più notturne, non è sempre possibile rispettare le regole: si calcola che il 4,1% delle morti siano lente e dolore.

Ad oggi si calcola che, tra il 2000 e il 2018, siano stati uccisi 44 milioni di canguri. Ma cosa ce ne facciamo di questi animali?

Principalmente i canguri vengono sfruttati per la loro carne e per la pelle. Ma non in Australia. Il mercato dei canguri è infatti ricco grazie all’esportazione, che raggiunge 29 diversi Paesi. Ed è qui l’Italia segna un tristissimo primato.

In Europa infatti siamo il Paese che più importa pelle di canguro (grezze, pellicce e semilavorate), con 2.054.097 unità tra il 2012 e il 2016, per un valore di 15.398.126 euro (ad ogni unità corrisponde un canguro). Questa pelle serve per lo più il settore sportivo, come ad esempio le tute per motociclismo o le scarpe da calcio. Il motivo? La pelle di canguro è più sottile e resistente di quella bovina, quindi è più leggera e più performativa.

LAV ci permette di venire a conoscenza di questa strage silenziosa per le nostre orecchie in Italia e di cui in molti probabilmente non siamo a conoscenza. Per accompagnarci alla scoperta del destino brutale dei canguri, LAV ci mostra per la prima volta in Italia il documentario ‘Kangaroo, a love-fate story’, proiettato a Milano il prossimo 8 ottobre 2019 all’Anteo Palazzo del Cinema. 103 minuti che raccontano, grazie ai coniugi cineasti-animalisti Kate e Michael McIntire, cosa sta succedendo da anni in Australia e come il regolamento di caccia previsto non venga rispettato.

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