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Stai tranquillo, vivere con un gatto non ti farà avere problemi mentali

Uno studio scagiona del tutto i gatti: non fanno venire malattie mentali ai bambini e agli adolescenti.
A cura di Zeina Ayache
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I gatti non sono responsabili dei disturbi mentali dei bambini e degli adolescenti che vivono con questo animale. A scagionare una volta per tutte i gatti sono i ricercatori dello University College London attraverso uno studio intitolato “Curiosity killed the cat: no evidence of an association between cat ownership and psychotic symptoms at ages 13 and 18 years in a UK general population cohort” e pubblicato su Psychological Medicine.

Recenti studi avevano suggerito che la presenza di un gatto durante la gravidanza incrementasse il rischio di sviluppare problemi mentali nei bambini e negli adolescenti. Responsabile di queste condizioni sarebbe il parassita Toxoplasma Gondii che potrebbe essere connesso a disturbi come la schizofrenia.

Per giungere alle loro conclusioni, e scagionare definitivamente il gatto, i ricercatori hanno analizzato i dati di 5.000 nati tra il 1991 e il 1992 fino all’età di 18 anni e che in casa avevano un gatto mentre la madre era incinta o durante l’infanzia. Secondo gli scienziati dunque non esistono prove che possano giustificare la paura che il gatto possa provocare lo sviluppo di malattie mentali nei più piccoli.

Ma perché si pensa che il gatto sia pericoloso? Il motivo di tanta paura è dato dal fatto che nel tratto intestinale potrebbe essere presente il parassita Toxoplasma Gondii, responsabile della toxoplasmosi, che potrebbe entrare in contatto con l’essere umano attraverso le feci in cui sopravvivere da 3 giorni a 3 settimane. Questo significa che la donna incinta, o il bambino, dovrebbe toccare con le mani gli escrementi del gatto, che a sua volta dovrebbe avere in corpo il parassita (il che non è detto). Insomma, per anni e anni alcune ricerche hanno terrorizzato la madri portando alcune ad abbandonare il loro stesso gatto per la paura di provocare problemi mentali ai figli.

Se questo studio ancora non dovesse bastare, per evitare il rischio di entrare in contatto con il parassita basta indossare i guanti durante la pulizia della lettiera e raccogliere gli escrementi con una paletta.

[Foto copertina di 1789268]

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