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Sopravvive ad un lancio da 7.600 metri senza paracadute, ecco come

Lo skydriver Luke Aikins si è lanciato da oltre settemila metri di altezza senza paracadute ed è atterrato al centro di una rete il cui materiale è ancora oggi misterioso. Ecco le immagini dell’impresa.
A cura di Zeina Ayache
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Il suo nome è Luke Aikins ed è appena passato alla storia per un lancio che ha dell'incredibile. L'uomo, uno skydriver americano, si è infatti lasciato andare nel vuoto da 7.600 metri di altezza, senza paracadute, per “atterrare” all'interno di una rete posizionata a pochi metri dal suolo. L'esperimento, riuscito, ha emozionato gli spettatori presenti così come il mondo della scienza, da sempre infatti l'uomo sogna di volare e imprese come questa rendono questo desiderio sempre più realizzabile.

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Ci sono voluti 18 mesi di preparazione e oltre 18.000 lanci con il paracadute per riuscire a raggiungere questo record mondiale e per realizzare la rete che ha frenato la sua caduta. Quanto al materiale utilizzato per ora è segreto, ma sappiamo solo che è stato studiato appositamente per rallentare la caduta evitando sia un impatto violento sulla rete stessa che sul suolo, e così è stato. La rete ha avvolto Aikins che lentamente si è fermato senza schiantarsi e riportare danni. Inizialmente l'uomo avrebbe dovuto indossare un paracadute, da aprire in caso di estrema necessità, prima di lanciarsi però Aikins ha scelto di farne a meno.

Tornando alla rete, sappiamo che è grande 30m x 30m ed è supportata da quattro gru di 61 metri l'una e posizionate a circa 70 metri di altezza, inoltre sotto alla prima rete gli organizzatori ne hanno installata un'altra in caso di necessità.

Per riuscire a centrare la rete, Aikins aveva a disposizione dei sensori colorati, rosso o verde, che gli indicavano se la direzione presa fosse scorretta o giusta, mentre il suo casco suonava a predeterminate distanze dalla rete in modo da permettergli di prevedere il momento in cui avrebbe dovuto girarsi sulla schiena per l'impatto. L'uomo è riuscito a raggiungere questo incredibile record grazie ad anni di paracadutismo che gli hanno permesso di gestire adeguatamente il corpo in relazioni alle correnti d'aria.

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