Solar Impulse è atterrato al Cairo, missione (quasi) compiuta
L'impresa è quasi riuscita, manca quell'ultima significativa tappa ma l'aria è già quella dei grandi festeggiamenti: festeggiamenti obbligati, perché quello che ha fatto Solar Impulse 2 è davvero qualcosa di storico e, chissà, magari un primo passo sulla strada della rivoluzione del nostro modo di vivere.
L'aereo che vola esclusivamente grazie all'energia solare, infatti, è atterrato presso l'aeroporto internazionale del Cairo questa mattina alle 6:10: si tratta della sedicesima tappa, la penultima, di un giro del mondo che non ha avuto bisogno neanche di una goccia di carburante. 17.000 celle solari, più o meno, sono la sua fonte di approvvigionamento: applicate sulle ali, raccolgono l'energia da immagazzinare nelle batterie che consentono all'aereo di procedere ad una velocità media di 50 chilometri orari.
Tutto è iniziato il 9 marzo del 2015 ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, con il decollo: lì Solar Impulse 2 è destinato a tornare dopo la sosta egiziana. In Egitto l'aereo a propulsione solare ci è arrivato da Siviglia, invece, guidato dal pilota svizzero André Borschberg; colui che porterà l'aereo a concludere la propria missione, invece, sarà un altro svizzero, Bertrand Piccard, direttore del progetto.
Solar Impulse 2 ha sfruttato una traiettoria di volo in prossimità dell'equatore, restando però sempre nell'emisfero settentrionale. Per quest'ultima tappa ha impiegato 48 ore e 50 minuti, durante i quali ha sorvolato il Mar Mediterraneo, attraversando gli spazi aerei di Tunisia, Algeria, Malta, Italia e Grecia, prima di giungere in Egitto e – naturalmente – non perdersi un sorvolo delle piramidi prima di atterrare in aeroporto.