14.897 CONDIVISIONI

SLA malattia forse curabile con farmaci: ricerca italiana scopre retrovirus. Nuove speranze

La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) potrebbe essere una malattia curabile con farmaci. Questo è quanto sostengono i ricercatori italiani dell’Università di Sassari che hanno scoperto il ruolo di un retrovirus che potrebbe contribuire alla patogenesi di questa condizione considerata ad oggi incurabile.
A cura di Zeina Ayache
14.897 CONDIVISIONI
Immagine

La SLA potrebbe diventare una malattia curabile con farmaci se la scoperta dei ricercatori italiani dovesse rivelarsi corretta come si presuppone che sia: gli scienziati sardi infatti sostengono che alla patogenesi della SLA potrebbe contribuire un gene retrovirale endogeno chiamato HERV-Kenv. Vediamo nel dettaglio che cosa significa.

Un retrovirus responsabile della SLA. I ricercatori spiegano di aver cercato di comprendere la genesi della sclerosi laterale amiotrofica e per farlo hanno messo a punto delle specifiche “forbici molecolari CRISPR/SaCas9” grazie alle quali sono riusciti ad eliminare dal DNA di cellule umane il gene retrovirale endogeno HERV-Kenv che, secondo studi precedenti, dovrebbe contribuire alla formazione del tumore alla prostata così come alla neurodegenerazione della SLA stessa.

Distruzione di un retrovirus. Gli esperti ci spiegano che “la distruzione del gene HERV-Kenv (la prima di un retrovirus endogeno umano) interferisce con importanti regolatori dell’espressione e della crescita cellulare, tra cui la proteina TDP-43, che ha un ruolo chiave nella neurodegenerazione della SLA”. Si tratta di una scoperta e di un risultato importantissimo che suggerisce che il retrovirus endogeno HERV-K non sia un “innocuo spettatore”, ma che ci siano legami non solo tra HERV-K e l’oncogenesi, ma anche tra HERV-K e la SLA, “dato che l’aumento di sole 2 volte di TDP-43 può causare neurodegenerazione”, conclude Antonina Dolei, professoressa di Virologia nel Dipartimento di Scienze Boomediche dell'Università di Sassari.

Una possibile cura. La notizia è rivoluzionaria perché se così fosse, cioè HERV-Kenv contribuisse davvero alla patogenesi della SLA ci troveremmo di fronte alla possibilità di non considerare più la SLA come una malattia incurabile, ma come una “patologia che coinvolge un retrovirus, contro il quale è possibile utilizzare terapie farmacologiche”, insomma potrebbe essere curabile, conclude la professoressa Dolei.

Lo studio, intitolato "Disruption by SaCas9 Endonuclease of HERV-Kenv, a Retroviral Gene with Oncogenic and Neuropathogenic Potential, Inhibits Molecules Involved in Cancer and Amyotrophic Lateral Sclerosis", è stato pubblicato sulla rivista Viruses dai ricercatori Gabriele Ibba, Claudia Piu, Elena Uleri, Caterina Serra e Antonina Dolei dell'Università di Sassari.

14.897 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views