video suggerito
video suggerito

La malattia misteriosa più dolorosa di un parto o di un’amputazione

All’origine del dolore potrebbe esservi un arto fratturato, che, ricomposto, continua a dare impulsi di dolore al cervello.
A cura di Redazione Scienze
436 CONDIVISIONI
Immagine

L'acronimo, CRPS, non dice nulla; il suo nome esteso, Sindrome da dolore regionale complesso, dà solo un'idea lontana del disagio procurato da una malattia che colpisce all'improvviso, indipendentemente dall'età e, soprattutto, nell'incapacità di proporre una cura. La sindrome si presenta come un dolore apparentemente normale ad un arto o alle dita, con conseguente gonfiore e progressiva incapacità di usare la parte dolorante. In genere la CRPS compare dopo un trauma ad un arto, come la sua rottura, o ad un intervento chirurgico che causano un danno neurologico. Il dolore viene comunicato al cervello, che reagisce attraverso la stimolazione di spasmi che accrescono il malessere, riattivando un circolo vizioso che arriva a procurare dolori che nel McGill Pain Index – la scala medica usata per valutare il livello del dolore – colloca il CRPS al di sopra di un parto e dell'amputazione delle dita, con un valore pari a 42 sui 50 totali. La parte traumatizzata tende ad accrescere il proprio gonfiore fino a diventare inutilizzabile nei casi più gravi.

Immagine

Un trattamento medico può ridurre sensibilmente il dolore attraverso una cura farmacologica, iniezioni di anestetico o di botox, psicoterapia e impianti di neurostimolatori inseriti chirurgicamente, ma nel caso le alternative mediche non producano effetto, il paziente può ricorrere all'amputazione della parte dolorante. Alexandra Annaloro, 21 anni, soffre di CRPS localizzata sulla gamba destra e alla CBS ha ammesso che "ci sono giorni che piango davvero tanto. E' veramente dura". Il dolore di Daphne Cuebas giunge più allarmante: "non posso mangiare, non posso dormire, non posso fare nulla […] sto pensando davvero di mettere fine alla mia vita. Ormai sono arrivata a questo punto".

[FOTO da Wikipedia]

436 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views