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Siamo tutti empatici, solo che alcuni non hanno voglia di esserlo: ecco perché

Siamo tutti in grado di provare empatia, solo che alcuni si applicano più di altri: e chi dice di non essere empatico è perché, in realtà, non ne ha voglia. Questo è quanto sostengono i ricercatori che, attraverso alcuni test, hanno capito quale sia il motore dell’empatia e come possiamo stimolarla negli altri.
A cura di Zeina Ayache
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L’empatia è la capacità di provare i sentimenti che le persone intorno a noi vivono e siamo abituati a pensare che alcuni sia dotati di più empatia, mentre altri meno, secondo gli esperti però questa differenza è data per lo più dalla voglia di ognuno di noi di metterci in relazione con gli altri. Insomma, la mancata empatia è una questione di pigrizia. Vediamo nel dettaglio come lo hanno scoperto e perché.

Empatia, un sentimento impegnativo. Provare empatia per qualcuno, metterci nei suoi panni, sentire ciò che sente e quindi, in un certo senso riviverlo, ha un costo emotivo, spiegano i ricercatori. Per comprendere cosa porti le persone ad essere più o meno empatiche, gli scienziati hanno effettuato alcuni test. In un esperimento, il cui scopo era comprendere quali costi cognitivi o sforzi mentali richiedesse l’empatia, gli scienziati hanno chiesto ad un gruppo di persone di scegliere delle fotografie tra due gruppi suddivisi su una scrivania, tutte le foto mostravano immagini tristi di bambini rifugiati. Per un mazzo di foto ai partecipanti veniva chiesto di descrivere fisicamente la persona nell’immagine, per l’altro mazzo invece veniva chiesto di provare empatia per i bambini in foto e tentare di rivivere le emozioni che stavano provando nel momento dello scatto. I partecipanti potevano scegliere liberamente da quale mazzo pescare la loro carta. In un secondo esperimento, strutturato nello stesso modo, le fotografie rappresentavano però persone felici.

Empatia, stammi lontana. Dai dati raccolti è emerso che le persone preferivano scegliere tra il mazzo per cui era richiesto di descrivere i soggetti nelle foto, senza dover provare empatia per loro. Nelle domande del sondaggio dopo ogni esperimento, la maggior parte dei partecipanti ha riferito che l'empatia risultava più impegnativa per loro da un punto di vista cognitivo, sostenendo che richiedesse uno sforzo maggiore e che si sentivano meno bravi di quanto non fossero nel descrivere le caratteristiche fisiche di altre persone. I partecipanti che hanno riferito di ritenere l’empatia mentalmente faticosa o che il dover provare empatia li facesse sentire insicuri, irritati o angosciati erano per lo più quelli che non avevano scelto il mazzo di foto per le quali era richiesto di provare empatia.

Come stimolare l’empatia. Gli scienziati sono riusciti però a trovare un modo per stimolare la voglia di provare empatia: dicendo alle persone che erano in grado di provare empatia, queste tendevano ad essere più predisposte verso questo sentimento. In conclusione, è vero che l’empatia può richiedere uno sforzo, ma siamo tutti in grado di farlo, chi non prova empatia è perché non ne ha voglia, non perché non sia capace.

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