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Si apre lo IAC a Napoli, scienziati ed astronauti riuniti per l’Expo mondiale dello spazio

Ospitata nella sede della mostra d’oltremare la sessantatreesima edizione dell’International Astronautical Congress: a fare gli onori di casa l’Agenzia Spaziale Italiana.
A cura di Redazione Scienze
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Le strategie previste per l'immediato futuro del settore spaziale, le nuove sfide che attendono l'esplorazione planetaria per i prossimi anni, il monitoraggio del nostro Pianeta attraverso l'uso dei satelliti per prevedere (e prevenire) disastri ambientali e tenere sotto controllo lo stato di salute della Terra: sono, a grandi linee, alcuni tra gli argomenti di cui discuteranno i 4000 partecipanti giunti a Napoli da oltre cinquanta diversi Paesi in occasione dell'International Astronautical Congress, ospitato nella sua sessantatreesima edizione dai padiglioni della Mostra d'Oltremare. Cinque giorni di dibattiti per presentare le più recenti innovazioni tecnologiche ma anche per fare il punto sugli sviluppi delle politiche dello spazio e sulla situazione economica del settore aerospaziale: dal 1° al 5 ottobre saranno riuniti tutti gli "addetti ai lavori" in una manifestazione che vedrà ospiti celebri anche per il grande pubblico.

Ci sarà Liu Yang, la prima donna cinese a divenire astronauta e gli astronauti italiani Roberto Vittori e Paolo Nespoli; e poi ci sarà Buzz Aldrin, colui che per secondo mise piede sulla Luna: doveroso, e sentito, l'omaggio a Neil Armstrong a poche settimane di distanza dalla sua recente scomparsa. Previsti, infatti, momenti divulgativi e didattici che affiancheranno i tavoli degli esperti intenti a confrontarsi su progressi scientifico-tecnologici e metodi di ricerca: incontri con le scuole del Centro storico di Napoli, della periferia e della provincia in cui ai più giovani verrà data la possibilità di conoscere i più intriganti ed affascinanti tra i misteri, quelli dello spazio.  Tra i partner dell'evento anche Futuro Remoto dove anche i "non addetti ai lavori" potranno confrontarsi con la tematica delle Fabbriche del Cielo. Lo IAC 2012 sarà dedicato alla figura del professor Luigi Gerardo Napolitano, partenopeo di nascita e illustre scienziato dello spazio, primo Presidente del CIRA.

A svolgere il ruolo di "padrona di casa", chiaramente, l'Agenzia Spaziale Italiana che, per bocca del suo Presidente Enrico Saggese, ha espresso la grande soddisfazione di aver riportato l'evento dopo quindici anni nel nostro Paese, battendo candidate del calibro di Parigi, Lisbona, Vienna e Bruxelles. All'Italia il giusto merito di rivestire un «ruolo guida» all'interno del settore spaziale, come ricordato in apertura di lavori dal presidente della International Astronautical Federation, Berndt Feuerbacher. Un «ruolo guida» in cui la Campania stessa e, in particolar modo, Napoli si riconoscono in virtù di una solida tradizione aerospaziale radicata sul territorio attraverso storici insediamenti industriali del comparto aeronautico, centri di ricerca di eccellenza come il CIRA, cinque università tecniche. Dallo IAC e dalla città partenopea un solo auspicio: quello di far comprendere ai cittadini, alle istituzioni e soprattutto ai Governi che puntare sullo spazio, e in generale sulla ricerca, è il solo mezzo concreto per uscire realmente dalla crisi.

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