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Sempre più piccoli e più malati: gli effetti della selezione sui cani

Uno studio australiano mostra come i gusti estetici dei proprietari di cani, che prediligono i brachicefali, stiano peggiorando lo stato di salute del migliore amico dell’uomo.
A cura di Zeina Ayache
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Che la selezione in questi decenni abbia portato a modificare l'estetica delle razze di cane danneggiandone lo stato di salute, lo dimostrano le foto qui sopra e non solo. A spiegare come le modifiche al DNA dei cani ne stiano deteriorando lo stato di salute sono infatti i ricercatori della University of Sidney attraverso lo studio intitolato “ Trends in popularity of some morphological traits of purebred dogs in Australia” e pubblicato su Canine Genetics and Epidemiology. Le ricerche effettuate parlano di un maggiore interesse, da parte dei proprietari australiani, verso cani più piccoli e con enfatizzate caratteristiche morfologiche infantili.

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Lo studio ha analizzato le statistiche del Australian National Kennel Council (ANKC) dal 1986 al 2013 per comprendere il comportamento d'acquisto degli australiani in relazione all'altezza, alla taglia e alla forma della testi dai cani.

I dati raccolti hanno dimostrato un importante incremento dell'interesse verso le razze più piccole, in particolare verso i brachicefali, quelli cioè che hanno arti più corti, corpi più tozzi, teste più grosse e muso più schiacciato (ad esempio il Carlino). Secondo gli studiosi, il motivo di questa “passione” è l'aspetto infantile che queste razze hanno che stimola l'istinto materno dei compratori, ma non solo.

Se prendiamo in considerazione la storia del cane come compagno di vita dell'uomo, ci rendiamo conto di come la selezione sia stata fondamentale per “creare” soggetti utili alle nostre necessità. In passato avevamo bisogno di cani da guardia o pastori, quindi di taglie più grandi, oggi invece cerchiamo compagni di vita adatti, e adattabili, al contesto cittadino sovraffollato e caratterizzato da spazi contenuti, il che spiega la necessità di avere cani più piccoli.

La brachicefalia però non comporta solo un aspetto fisico particolarmente tenero, ma porta con sé una lunga serie di problemi per la salute. Stiamo parlando della sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori (BAOS) che implica difficoltà respiratorie, sensibilità al caldo, affaticamento e sincope.

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