Sembra un portale per un’altra dimensione, ma è Vantablack: la sostanza più scura del mondo

Nel 2014 un'azienda britannica chiamata Surrey NanoSystems stupì il mondo con la presentazione del Vantablack, il materiale più scuro al mondo con la straordinaria capacità di assorbire il 99,6 percento della radiazione luminosa. A tre anni di distanza dall'esordio, la società si presenta con un duplice, nuovo traguardo. Oltre ad aver spinto ancora più in là l'asticella delle ‘tenebre', raggiungendo la soglia del 99,8 percento di luce assorbita (tra visibile, infrarossa e ultravioletta), ha infatti realizzato un vero e proprio spray chiamato Vantablack S-VIS, che può essere spruzzato su oggetti molto più grandi rispetto a quelli trattabili con la versione originale del Vantablack.

Come moltissime altre scoperte nell'ambito dei materiali, anche quella del Vantablack è maturata dall'input dell'industria militare; l'idea originale, infatti, era quella di verniciare gli aerei stealth, ovvero quelli invisibili ai radar come il famoso bombardiere americano F-117 Nighthawk. La ricerca britannica, tuttavia, prese un percorso totalmente diverso sino alla realizzazione del materiale in questione, il cui nome è la composizione tra l'acronimo di Vertically Aligned NanoTube Arrays (schiere di nanotubi allineati verticalmente) e black, nero in inglese.

Il Vantablack è infatti un rivestimento composto da strati di milioni di nanotubi di carbonio (ciascuno misura una ventina di nanometri) in grado di intrappolare nella loro struttura qualsiasi fonte luminosa; persino i laser più potenti ne restano imbrigliati, riflettendo una parte infinitesimale della luce espressa. È così nero che non esiste spettrometro al mondo in grado di misurarne la quantità di luce che è in grado di assorbire. Sarebbe interessante mettere uno strato di Vantablack innanzi al cospetto del Synlight, il ‘sole artificiale‘ appena presentato in Germania, anche se le elevatissime temperature prodotte, circa 3.500° centigradi, molto probabilmente lo distruggerebbero.

Il risultato è un materiale così scuro che oltre a rendere ‘bidimensionale' qualunque oggetto che ne viene ricoperto, riesce persino a confondere il cervello umano, che crede di trovarsi innanzi a una sorta di buco nero infinito, una diavoleria fantascientifica come un portale per un'altra dimensione. È sufficiente osservare le seguenti immagini per rendersene conto.

Il Vantablack è così nero che è in grado di rendere ‘bidimensionale' la silhouette di qualunque oggetto trattato, nel caso specifico la stampa 3D del volto di un istrionico ricercatore coinvolto nel progetto.

Un altro ricercatore si fa scudo con un disco ricoperto dal formidabile materiale. In molti stanno chiedendo all'azienda britannica di potervi verniciare l'auto, ma a causa della deteriorabilità del Vantablack è una soluzione impraticabile. Inoltre i costi sarebbero esorbitanti.

Un esclusivissimo orologio di lusso. La società britannica ha ceduto i diritti del Vantablack al famoso artista indiano Anish Kapoor, scatenando le ire dei colleghi perché "nessuno dovrebbe avere l'esclusiva su un colore", tuttavia continua a presentare oggetti particolari sviluppati in collaborazione con marchi prestigiosi.

Un ragno a tema Vantablack realizzato dai ricercatori per festeggiare lo scorso Halloween.

Non hanno mancato di celebrare anche il Natale, con una curiosa decorazione in grado di spiccare fra quelle tradizionali.
[Immagini di Surrey NanoSystems]