Se il tuo cane ha gli occhi rossi può avere una seria patologia: come comportarsi
L'arrossamento degli occhi nel cane è una condizione piuttosto comune che può avere molteplici cause scatenanti. Si spazia dalla presenza di corpi estranei alle reazioni allergiche, passando per infezioni batteriche fino a malattie severe, che possono portare alla cecità e perfino alla morte dell'animale. Come specificato in un articolo dal dottor Giovanni Bucci, medico veterinario che opera in Trentino Alto Adige, l'occhio è un organo con una struttura molto complessa, pertanto le patologie che lo interessano “possono portare un arrossamento più o meno marcato”. Il medico sottolinea che anche numerose malattie a carico di altri organi possono avere un impatto sulla salute oculare. “Proprio per la sua complessità ed importanza, i problemi a carico degli occhi non devono mai essere sottovalutati; lesioni e patologie trascurate possono evolvere in lesioni permanenti con un calo della vista fino alla cecità”, chiosa il dottor Bucci.
Tra i fattori meno preoccupanti che possono innescare l'arrossamento degli occhi vi sono l'esposizione alla polvere, il contatto con corpi estranei (una corsa a perdifiato in un campo catalizza questo rischio) o anche una semplice passeggiata in una giornata ventosa. I cani a pelo lungo sono particolarmente esposti al rischio di irritazione oculare, pertanto il medico veterinario raccomanda l'utilizzo di colliri protettivi ad hoc, così come una pulizia certosina e quotidiana della zona perioculare con salviette e lozioni. Anche i cani brachicefali (con la faccia piatta) come bulldog, carlini, boxer e razze simili hanno maggiori probabilità di sperimentare irritazioni agli occhi. Nel caso in cui vi fosse un solo occhio arrossato, è più probabile che la causa sia un trauma, un corpo estraneo nell'occhio, la presenza di un parassita (come una zecca) o magari una piccola ferita. In questi casi, se il cane non presenta altri sintomi/segni e tiene l'occhio aperto, il medico raccomanda lavaggi con acqua fredda – attraverso una siringa senza ago –, impacchi con malva o camomilla e disinfezione in presenza di lesioni. Nel caso in cui risultassero arrossati entrambi gli occhi, tra le cause meno preoccupanti vi sono esposizione a polvere, sabbia e pollini, lievi reazioni allergiche, passeggiate in giornate fredde e/o ventose e simili. Anche in questi casi si consigliano impacchi e pulizia, ma qualora l'arrossamento dovesse perdurare oltre le 24 ore, si raccomanda una visita dal veterinario.
L'arrossamento degli occhi può essere tuttavia associato anche a patologie più severe, come quelle che scatenano congiuntiviti, uveiti e altre conseguenze a carico degli occhi. Come specificato nello studio “Histopathological features of ocular leishmaniosis in the dog” guidato da scienziati del Dipartimento di Chirurgia e Medicina Animale dell'Università Autonoma di Barcellona, circa il 25 percento dei cani colpiti da leishmaniosi canina (CL) può presentare una malattia oculare, come un'infiammazione del tessuto che ricopre l'occhio e il rivestimento delle palpebre (congiuntivite) con conseguente arrossamento. È interessante notare che nello studio catalano, dei 60 cani coinvolti con leishmaniosi in 15 avevano segni oculari evidenti, di cui 13 bilaterali e due unilaterali. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sottolinea che tra i sintomi più significativi della leishmaniosi, dopo appetito capriccioso, dimagramento, stanchezza, alterazioni della pelle e del mantello (come dermatiti con forfora, ulcere, pustole etc etc), figurano linfonodi ingrossati, problemi renali e proprio disturbi agli occhi alla stregua di congiuntiviti e uveiti. Alla della gravità della leishmaniosi (che può essere ben trattata se presa precocemente) bisogna prestare particolare attenzione all'arrossamento degli occhi.
Tra le altre condizioni che possono scatenare gli occhi rossi nel cane vi sono infezioni batteriche (anche delle palpebre); il glaucoma (un accumulo di liquidi nell'occhio che può determinare cecità); la sindrome dell'occhio secco o cheratocongiuntivite secca; ulcere della cornea e anche alcune patologie oncologiche (tumori). Per tutte queste ragioni l'arrossamento oculare non va assolutamente sottovalutato e, qualora non si assistesse a una rapida risoluzione del problema, è doveroso contattare al più presto un veterinario per un esame oftalmologico.