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Scoppia la polemica: un bimbo curato con la saliva di un cane la rabbia

Una naturopata canadese ha dichiarato di aver trattato un bambino con problemi comportamentali con un trattamento a base di saliva di cane con rabbia: perché e quali sono state le conseguenze di questa scelta.
A cura di Zeina Ayache
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La dottoressa e naturopata Anke Zimmermann ha curato un bimbo con problemi comportamentali e disturbi del sonno con un rimedio omeopatico a base di saliva di cane con rabbia: la notizia ha fatto molto discutere alcuni esperti che si sono dichiarati preoccupati per i possibili rischi di questo trattamento. Ma perché proprio è stato utilizzato questo rimedio?

Il post della discordia. “Un bambino di quattro anni con disturbi del sonno e problemi comportamentali, inclusa aggressività e violenza nei confronti dei compagni di classe, è migliorato molto grazie ad un rimedio omeopatico unico – racconta la Zimmermann sul suo blog che ha deciso di rimuovere il post in cui raccontava la vicenda dopo che molte critiche da parte di alcuni medici che si sono dichiarati preoccupati per la scelta curativa intrapresa dalla naturopata.

Perché la saliva di cane con rabbia. Il rimedio in questione si chiama ‘Lyssinium' ed è un preparato omeopatico a base di saliva di cane con rabbia approvato dal governo canadese e il cui impiego ha l'obiettivo di ridurre i sintomi tipici della rabbia, una malattia virale che causa l'infiammazione acuta del cervello sia negli animali sia negli esseri umani e che ha come sintomi, oltre alla febbre, anche paura dell'acqua, confusione, difficoltà a gestire le emozioni e, nei casi più morte. La malattia è causata da un virus, il lyssavirus.

Gli effetti della trattamento. Il bambino in questione non era malato di rabbia, ma il suo comportamento ha portato la naturopata ad optare per un trattamento omeopatico a base di saliva di cane con rabbia che, a quanto pare, avrebbe permesso al piccolo di trovare serenità: “Dopo un paio di minuti dalla somminstrazione del trattamento, il bambino mi ha sorriso come se tutte le luci si fossero accese” racconta la Zimmerman che sottolinea di aver applicato questo trattamento più volte in passato e di aver sempre ottenuto benefici senza rischi.

Le critiche. La vicenda ha acceso forte critiche da parte di alcuni medici, tra cui Bonnie Henry, che ha dichiarato: “Non c'è nessuna evidenza che questo trattamento abbia un beneficio terapeutico. Ancora più importante è che sono preoccupata dal fatto che se veramente questo prodotto contiene quello che suggerisce potrebbe mettere il paziente a rischio di contrarre la rabbia, una malattia potenzialmente letale che si trasmette attraverso la saliva”.

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