Scoperto il meccanismo della sete
E' una sorta di interruttore che, se si accende, ci porta a bere; viceversa se si spegne. Un team di ricerca dell'Howard Hughes Medical Institute Investigator, presso la Colombia University, e coordinato da Yuki Oka e Charles Zuker, ha individuato l' " interruttore" nell'organo subfornicale dell'ipotalamo. I tipi di neuroni responsabili della sete sono i CAMKII, che la accendono, e i VGAT, che la spengono anche se si è assetati. La scoperta dei ricercatori è avvenuta grazie all'optogenetica,, una tecnica che, inserendo nelle cellule delle proteine che si attivano con la luce, permettono di studiare gruppi di neuroni. La tecnica, applicata su un campione di topi, ha evidenziato che i neuroni CAMKII accendono lo stimolo della sete anche quando l'organismo è ben idratato, mentre i VGAT attivano il circuito che spegne il desiderio di bere. I topi assetati hanno bevuto in una volta sola quantitativi di acqua che potevano equivalere anche all'8% del loro peso corporeo. Secondo quanto riferito a Repubblica.it da Francesco Lacquaniti, docente di Fisiologia all'università di Tor Vergata a Roma,
E' plausibile che questo stesso meccanismo ci sia anche nell'uomo e fornisce in prospettiva un aiuto per il trattamento dei disturbi della sete, come la polidipsia idiodipatica, di cui non si conoscono le cause ma che spinge a bere quantità d'acqua eccessive, provocando problemi.
[Foto da Wikipedia]