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Scoperti minuscoli tunnel ‘segreti’ nella nostra testa: collegano il cranio al cervello

Un team di ricerca americano ha appena scoperto dei microscopici tunnel che collegano il midollo osseo del cranio con il rivestimento più esterno del cervello, la meninge chiamata dura madre. Si tratta di passaggi sino ad oggi sconosciuti che permettono alle cellule immunitarie di raggiungere immediatamente il cervello in caso di danni, come quelli causati da un ictus.
A cura di Andrea Centini
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Nella nostra testa sono stati appena scoperti microscopici tunnel ‘segreti' che collegano il midollo osseo del cranio al rivestimento del cervello: sono passaggi che permettono alle cellule del sistema immunitario di giungere rapidamente a destinazione in caso di danni al tessuto cerebrale. Prima della loro (incredibile) scoperta si riteneva che le cellule immunitarie arrivassero attraverso il flusso sanguigno da altri distretti. A individuarli è stata una squadra di ricercatori della Scuola di Medicina presso l'autorevole Università di Harvard, che ha collaborato con i colleghi del Centro di ricerca cardiovascolare del Massachusetts General Hospital.

Gli scienziati, coordinati dai medici Michael A. Moskowitz e Matthias Nahrendorf, prima di individuare i minuscoli tunnel nell'essere umano li hanno osservati per la prima volta nei topi, in seguito ad alcuni specifici esperimenti. L'obiettivo degli studiosi era cercare di capire se in seguito a una meningite o a un ictus le cellule immunitarie venissero rilasciate dal cranio o da altre ossa, come ad esempio la tibia. Così dai topi hanno estratto i granulociti neutrofili (i primi globuli bianchi a intervenire in caso di infiammazione) e li hanno trattati con coloranti, per poi reintrodurli successivamente negli animali: quelli con colorante rosso nel cranio e quelli con colorante verde nella tibia. Dopo aver indotto infiammazioni acute nelle cavie – come ictus o meningoencefaliti – si sono resi conto che la maggior parte dei neutrofili in difesa dell'organismo provenivano proprio dal cranio. Ma da che parte sono passati?

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Analizzando con immagini ad altissima risoluzione il cranio dei topi, gli scienziati hanno scoperto i minuscoli tunnel che collegano il midollo osseo del cranio al rivestimento più esterno e spesso del cervello, la dura madre (una delle tre meningi, assieme alla pia madre e all'aracnoide). Per verificare la loro presenza anche nell'essere umano, Moskowitz e colleghi si sono fatti consegnare pezzi di cranio “freschi”, rimossi da alcuni pazienti per eseguire delicati interventi neurochirurgici. Studiandoli con la medesima tecnica, chiamata organ-bath microscopy, sono stati così trovati gli stessi tunnel presenti nei topi, solo con diametro di cinque volte superiore.

Sembra incredibile che ancora oggi vengano scoperti nuovi dettagli anatomici nel corpo umano, eppure basti pensare che solo tra il 2017 e il 2018 sono stati individuati addirittura due nuovi organi, il mesentere e l'interstizio. La scoperta di questi microscopici tunnel, i cui dettagli sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature Neuroscience, potrebbe aiutarci a capire meglio come agisce l'infiammazione sui tessuti cerebrali e sulle patologie come la sclerosi multipla, nella quale è proprio il sistema immunitario ad aggredire il tessuto cerebrale.

[Credit: Herrison et al./Nature Neuroscience]

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