Scoperte 50 nuove specie di ragno in Australia: alcune sono grandi come piatti
Un team di zoologi del Museo del Queensland e della Macquarie University ha scoperto nella penisola di Capo York ben 50 nuove specie di ragno, un traguardo incredibile soprattutto considerando che sono state sufficienti soltanto due settimane di spedizione. Il virtuoso progetto di ricerca è nato in seno al cosiddetto Bush Blitz, un programma finanziato con milioni di dollari dal governo australiano e volto allo studio e alla scoperta della biodiversità autoctona. Si stima infatti che le specie ancora da individuare (e tutelare) nell'immensa ‘terra dei canguri' siano ancora moltissime, oltre 430mila, delle quali 15mila sarebbero ragni.
Tra le specie scoperte vi sono ragni mangiatori di formiche che mimano le proprie prede per tendergli trappole; migalomorfi grossi come piatti e dotati di zampe spesse come una penna; tarantole in grado di tuffarsi in acqua e piccoli ragni saltatori, curiosi tanto per l'aspetto variopinto quanto per il comportamento, in particolar modo quello legato al corteggiamento. In queste specie, infatti, i maschi si esibiscono con vere e proprie danze per conquistare le femmine. La ricchezza nel numero di esemplari e la varietà di specie erano così impressionanti che sotto una roccia, nei pressi di un canale d'acqua, uno dei coordinatori della ricerca (il professor Robert Raven) ha trovato ben sei ordini tutti assieme, un vero e proprio inno alla biodiversità.
Il risultato ottenuto dal copioso team di ricerca è uno dei migliori in assoluto del Bush Blitz, che sino ad oggi ha scoperto 1.200 nuove specie. È stato possibile soprattutto grazie al supporto dei ranger locali e dai contatti con gli aborigeni, che hanno indirizzato gli studiosi verso le zone più ricche di questi invertebrati. L'area battuta più interessante è stata quella della Quinkan Country, che per i ricercatori può essere considerata come una vera e propria “capitale dei ragni”. Anche se le cinquanta specie sono state formalmente classificate, sarà necessario una ulteriore e approfondita indagine per eliminare ‘doppioni' già noti alla scienza, ma considerando che si è trattata della prima ricerca di questo genere nell'area, è possibile che la stragrande maggioranza di esse venga confermata.
[Foto di R.White/Bush Blitz]