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Scienziati De Luca e Pellegrini conquistano premio Louis-Jeantet 2020 per ricerca su staminali

Assegnato ai due scienziati italiani Michele De Luca e Graziella Pellegrini il prestigioso premio Louis-Jeantet 2020 per la ricerca biomedica. I due ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) hanno messo a punto terapie di medicina rigenerativa basate su cellule staminali epiteliali che hanno curato centinaia di pazienti.
A cura di Andrea Centini
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Graziella Pellegrini e Michele De Luca. Credit: UNIMORE
Graziella Pellegrini e Michele De Luca. Credit: UNIMORE

I due scienziati Michele De Luca e Graziella Pellegrini del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” (CMR) che fa capo all'Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) sono stati insigniti del prestigioso Louis-Jeantet 2020, un premio dedicato ai ricercatori che si distinguono nella ricerca biomedica in uno dei Paesi membri del Consiglio d'Europa. Nello specifico, De Luca e Pellegrini sono stati premiati per il loro fondamentale lavoro con le cellule staminali epiteliali, utilizzate con successo nell'ambito della medicina rigenerativa per trattare gravi patologie della pelle e dell'occhio.

Grazie alla loro pionieristica ricerca con le colture di staminali epidermiche, si sottolinea nelle motivazioni del premio, è stato possibile curare centinaia di pazienti. Tra i principali beneficiari del lavoro dei due ricercatori italiani, entrambi ordinari di Biochimica e Biologia Applicata presso l'ateneo italiano, vi sono pazienti colpiti da ustioni potenzialmente fatali e affetti da patologie della pelle come la vitiligine e il piebaldismo. Combinando la terapia genica alle cellule staminali sono riusciti a mettere a punto “fogli” epidermici per trattare gravi malattie genetiche rare, come l'epidermolisi bollosa giunzionale, conosciuta come malattia dei “bambini farfalla” per la fragilità della loro pelle. È stato proprio il team guidato dal professor De Luca a sviluppare la terapia che ha permesso di salvare la vita al piccolo Hassan, al quale è stato sostituito l'80 percento della pelle. Grazie alle ricerche della professoressa Pellegrini, inoltre, è stato messo a punto il primo farmaco per trattare una rara malattia degli occhi chiamata “deficit di cellule staminali della cornea”. Il lavoro svolto dai due scienziati italiani ha permesso di sviluppare terapie che oggi sono applicate in tutto il mondo.

Michele De Luca è nato a Savona nel 1956, ha conseguito il dottorato all'Università di Catania e si è specializzato in Endocrinologia alla Sapienza di Roma. Ha lavorato negli Stati Uniti nel National Institutes of Health (NIH) di Bethesda e presso la prestigiosa Scuola di Medicina dell'Università di Harvard. Al rientro in Italia ha diretto l'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, il Laboratorio di Ingegneria dei Tessuti all'IDI di Roma e la Fondazione Veneto Eye Bank di Venezia. Oggi è direttore della terapia genica presso il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell'UNIMORE.

Graziella Pellegrini, nata a Genova nel 1961, ha conseguito due lauree nella sua città: in Chimica e tecnologie farmaceutiche e in Farmacia. È stata vicedirettrice del Laboratorio di ingegneria dei tessuti dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI) di Roma e direttrice del Centro di ricerca regionale sulle cellule staminali epiteliali a Venezia. Oggi è direttrice della terapia cellulare presso il CMR dell'UNIMORE. Assieme al professor De Luca ha fondato la società Holostem Terapie Avanzate Srl a Modena.

Il premio Louis-Jeantet 2020, conquistato anche dalla collega Erin Schuman dell'Istituto tedesco Max Planck per i suoi studi sul cervello, sarà consegnato ai due scienziati italiani in Svizzera il 22 aprile con una cerimonia ad hoc. Il premio in denaro consiste in 500mila franchi svizzeri, 450mila dei quali da dedicare alla prosecuzione del lavoro di ricerca.

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