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Rivoluzionario esame del sangue indica in “tempo reale” se la terapia anti cancro funziona

Un team di ricerca dell’Università Nazionale di Singapore (NUS) ha messo a punto un rivoluzionario esame del sangue chiamato ExoSCOPE in grado di determinare se un trattamento mirato contro il cancro è efficace. La risposta si ottiene a sole 24 ore dall’avvio del trattamento, a differenza delle settimane necessarie con le altre tecniche. Ecco come funziona.
A cura di Andrea Centini
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Attraverso un semplice prelievo di sangue sarà possibile capire se una terapia mirata contro il cancro sta funzionando, entro sole 24 ore dall'avvio del trattamento. Si tratta di un'informazione estremamente preziosa che può aiutare i medici a ricalibrare la terapia e aumentare così le probabilità di sopravvivenza dei pazienti, il tutto in tempi rapidissimi e a costi ridotti. Grazie a questo innovativo esame del sangue, infatti, si potrebbero aggirare (o almeno limitare) le altre tecniche che richiedono tempi lunghi e costi ingenti, come l'osservazione del volume della massa tumorale e il prelievo invasivo delle biopsie.

A sviluppare il rivoluzionario esame del sangue è stato un team di ricerca guidato da scienziati dell'Institute for Health Innovation & Technology dell'Università Nazionale di Singapore (NUS), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Ingegneria Biomedica, del Dipartimento di Chirurgia e dell'Istituto di biologia molecolare e cellulare dell'Agenzia per la scienza, la tecnologia e la ricerca di Singapore. Gli scienziati, coordinati dal professor Shao Huilin, hanno deciso di chiamare questa tecnica ExoSCOPE, acronimo di “Extracellular vesicle monitoring of small-molecule chemical occupancy and protein expression”. In parole semplici, il test va a caccia delle vescicole extracellulari (EV) secrete dalle cellule tumorali e che circolano nel sangue, le cui caratteristiche possono segnalare se un farmaco è efficace o meno contro i tumori solidi.

“Le procedure convenzionali come l'imaging del tumore non sono solo costose, ma richiedono molto tempo. Per questi metodi, l'efficacia del trattamento può essere determinata solo dopo settimane. Utilizzando ExoSCOPE, possiamo misurare direttamente i risultati dell'efficacia del farmaco entro 24 ore dall'inizio del trattamento. Ciò consentirà di ridurre significativamente i tempi e i costi per il monitoraggio del trattamento del cancro”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Shao. “Questo metodo richiede solo una piccola quantità di sangue per l'analisi e ogni test richiede meno di un'ora per essere completato. Quindi, è meno invasivo e tuttavia più informativo. In questo modo, i medici possono monitorare più regolarmente la risposta di un paziente al trattamento durante il corso della terapia e apportare modifiche tempestive per personalizzarla e migliorare i risultati”, ha aggiunto lo scienziato.

Ma come funziona esattamente ExoSCOPE? Come indicato, ricerca le EV, vescicole di membrana di dimensioni ridotte (cento volte più piccole del diametro di un capello umano, spiegano gli studiosi) che sono invisibili al microscopio ottico. Quando un farmaco mirato contro il cancro funziona, il principio attivo invade le cellule malate e riduce la crescita tumorale; le cellule rispondono a questo processo rilasciando le vescicole che contengono il farmaco. “Il sensore ExoSCOPE contiene milioni di nanoanelli d'oro per catturare le vescicole extracellulari e amplificare i segnali dei farmaci inducendo forti segnali luminosi. Questi segnali luminosi vengono quindi elaborati per fornire una lettura che indica l'efficacia del farmaco”, ha affermato il coautore dello studio Zhang Yan. L'efficacia e la precisione della tecnica è stata dimostrata in uno studio clinico con 106 pazienti affetti da cancro al polmone, per i quali l'accuratezza è risultata essere del 95 percento (dopo il confronto con l'imaging del volume tumorale). Gli scienziati sperano che la tecnologia possa essere applicata non solo a varie forme di cancro, ma anche a molte altre patologie. I dettagli della ricerca “Extracellular vesicle drug occupancy enables real-time monitoring of targeted cancer therapy” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature Nanotechnology.

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