Risonanza magnetica per bambini trasformata in foresta incantata: l’idea italiana
Una risonanza magnetica ‘trasformata' in un'astronave nel cuore di una foresta incantata, decorata con animali, stelle, piante e personaggi fantastici: il tutto per rendere meno angoscianti e tesi gli esami medici per i bambini. È la splendida iniziativa nata in collaborazione tra l'Ospedale Regina Margherita di Torino – che ospita lo spazio innovativo – e la Fondazione Forma, un'organizzazione senza scopo di lucro che ha raccolto i fondi necessari per rendere l'ambiente ospedaliero decisamente meno asettico e a portata della fantasia di un bambino. I soldi per modificare stanze e strumenti, circa 15mila euro, sono stati raccolti grazie all'ultimo raduno dei Babbi Natale, tenutosi nel 2016 proprio a Torino. Furono ben in 18mila a vestirsi da ‘Santa Claus' per la raccolta fondi da dedicare ai bambini malati.
Il progetto dell'ospedale torinese, il primo in Italia ad ospitare una struttura del genere, non prevede le sole decorazioni estetiche; è stata infatti introdotta anche la possibilità di trasmettere i cartoni animati preferiti dei piccoli pazienti durante l'esame. Del resto lo screening può durare anche mezz'ora, e per un bambino restare immobile, in un ambiente claustrofobico e alienante come quello della risonanza magnetica, non può che far aumentare ansia e agitazione. Anche i genitori in attesa del responso, i cui esiti possono cambiare la vita delle persone, saranno sicuramente felici del nuovo approccio con cui i figli potranno affrontare il complesso esame medico.
Al termine della visita ai bambini viene rilasciato anche un ‘Diploma di grande coraggio', un attestato firmato dal personale medico che assiste i piccoli durante l'intera procedura. Il progetto del Regina Margherita si inserisce in un contesto più ampio, con molteplici iniziative per rendere l'ambiente ospedaliero più ‘sopportabile' sotto il profilo psicologico; fra esse la clownterapia inventata dal celebre medico Hunter Doherty “Patch” Adams è indubbiamente la più famosa.
[Foto di Forma Onlus Torino]