Meglio i condizionatori dei ventilatori: ecco i rimedi contro il caldo
Fino a poche settimane fa ci si chiedeva quando sarebbe arrivato il caldo ed ecco che, una volta giusto, ci si industria per evitarlo. Il caldo sta prendendo d'assedio le nostre città e negli uffici e nelle case rispuntano condizionatori e ventilatori spenti da un anno. Recentemente il Ministero della Salute ha pubblicato un decalogo su come vincere il caldo, che sintetizziamo di seguito integrandolo con altri suggerimenti su come fare a sopravvivere all'afa in casa o in ufficio.
La diffusione dei condizionatori ha totalmente rivoluzionato il rapporto con il caldo afoso, riuscendo di fatto a neutralizzarlo finché si resta nelle quattro mura di un ufficio o di una casa. Tra i più diffusi rimedi contro il caldo, però, continua ad esservi il ventilatore, il più economico dispositivo contro le temperature bollenti dell'estate.
L'uso della tecnologia ci ha però fatto dimenticare alcune buone pratiche che sono naturali rimedi contro il caldo. D'altro canto i condizionatori rappresentano per le fasce più deboli (bambini e anziani) un'importante garanzia di salute, mentre nei luoghi di lavoro l'aria refrigerata evita cali di produttività. Di seguito riportiamo una sintesi dei suggerimenti del Ministero della Salute:
- Vestirsi con capi d'abbigliamento leggeri, non aderenti e possibilmente fatti con fibre naturali.
- Evitare di uscire dalle 11 alle 18, ossia nelle ore più calde della giornata. Se non se ne può fare a meno, bisogna indossare un cappello di colore chiaro e occhiali da sole e coprirsi con crema protettiva.
- Fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperature corporea.
- Evitare di svolgere attività fisica durante gli orari di maggiore calura.
- Seguire un'alimentazione corretta ricca di liquidi. Mangiare dunque alimenti preferibilmente leggeri e frutta, bere due litri d'acqua da assumere anche senza stimolo della sete nel caso delle persone anziane. Evitare bevande gassate, alcoliche e/o troppo fredde. Assumere molta acqua può implicare una maggiore sudorazione, meccanismo naturale di riduzione della temperatura corporea.
- Se ci si sposta con l'automobile e questa è esposta al sole, aprire i finestrini prima di salire a bordo e, una volta in movimento, attendere che l'abitacolo si rinfreschi lasciando abbassati i vetri o usando il condizionatore. Parcheggiata l'auto, non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, bambini, cani o altri animali nell'auto.
- Se si assumono farmaci, assicurarsi che sono stati conservati in modo corretto, dal momento che le alte temperature potrebbero comprometterne l'efficacia. Leggere i fogli illustrativi e, se la temperatura di conservazione indicata è compresa tra i 25 e i 30°C, conservare il medicinale in frigorifero.
- Persone anziane o affette da disturbi cronici di natura cardiovascolare, neurologica, respiratori o di diabete devono consultare il medico per adeguare le proprie cure ad eventuali aggiustamenti dei dosaggi. Il soggetto in questione deve mostrarsi particolarmente attento in caso di malori e contattare prontamente il proprio medico.
- Parenti e amici di soggetti a rischio (di cui al punto 8) mostrino particolare cura nei loro confronti e li aiutino quando possibile nelle faccende quotidiane, evitando che si espongano al caldo nelle ore in cui le temperature sono più calde. In caso di malori degli assistiti o di dubbi, non esitino a contattare il personale medico.
- Difendere casa ed ufficio, per quanto possibile, dal calore esterno. Chiudere dunque tapparelle e persiane, chiudere le finestre nelle ore più calde e aprirle in quelle più fresche. Si consiglia di regolare la temperatura dei condizionatori tra i 24 e i 26° C e di provvedere alla loro manutenzione. Per quanto riguarda il ventilatore, invece, anni fa il Ministero della salute bocciò tali dispositivi perché:
Accelerano soltanto il movimento dell'aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi. Per tale ragione occorre posizionare i ventilatori ad una certa distanza dalla persona e non indirizzarli direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l'uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione.
Tra i rimedi contro il caldo in casa vi sono alcuni accorgimenti che possiamo usare per evitare o per ridurre l'uso del condizionatore. E' possibile ad esempio proteggere dalle alte temperature eventuali terrazzi o balconi con l'uso delle piante, le cui foglie rappresentano uno schermo naturale, mentre il terreno immagazzina meno calore delle piastrelle. Per schermare le mura, invece, si possono far crescere delle pianti rampicanti che in estate proteggono dal calore e in inverno dal freddo. Altra attenzione che può contribuire alla riduzione del calore riguarda gli apparecchi elettronici domestici, che devono essere spenti quando non utilizzati. E' il caso non solo delle luci di stand by, ma anche di personal computer o fornelli anti-zanzare lasciati accesi di mattina per dimenticanza. Si tratta di accorgimenti eco-friendly che possono sensibilmente ridurre il ricorso al condizionatore che resta, nonostante la messa al bando dei gas fluorurati da parte dell'UE, uno degli elettrodomestici più inquinanti.