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Rarissimo storione beluga recuperato nel Mar Adriatico: qui il pesce non si vedeva da 30 anni

Un giovane storione beluga lungo sessanta centimetri è rimasto intrappolato nella rete di un peschereccio al largo di Ravenna. Si tratta di una specie in pericolo critico di estinzione, che nel Mar Adriatico non si vedeva da trenta anni. Il pesce, che fa parte di un progetto di reintroduzione, è stato consegnato ai biologi del centro CESTHA che se ne sta prendendo cura.
A cura di Andrea Centini
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Lo storione beluga. Credit: CESTHA
Lo storione beluga. Credit: CESTHA

Al largo di Marina di Ravenna, frazione del comune romagnolo, è stato catturato accidentalmente un rarissimo esemplare di storione ladano o storione beluga (Huso huso). Si tratta di una specie classificata con codice CR (pericolo critico di estinzione) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, scomparsa da oltre trenta anni dal Mar Adriatico.

L'esemplare, un giovane con meno di dodici mesi di vita e lungo una sessantina di centimetri, è rimasto intrappolato nella rete di un peschereccio, il cui equipaggio, riconoscendo l'estrema particolarità dell'animale, ha deciso di proteggerlo e consegnarlo ai biologi del Centro Recupero Fauna Ittica CESTHA. Si tratta dell'unico centro in Italia che svolge attività di recupero e riabilitazione di pesci, come sottolineato in un post sul profilo Facebook dedicato all'eccezionale incontro.

Lo storione beluga è il più grande fra gli storioni e può raggiungere dimensioni colossali: 9 metri di lunghezza massima (per le femmine) per un peso di una tonnellata e mezza. Un animale magnifico – vero e proprio fossile preistorico – fortemente minacciato dalle catture per il caviale e da altri fattori antropici come l'inquinamento. Ma come è finito questo splendido esemplare in un mare dove era estinto?

Lo storione non ha origine selvatica, ma fa parte di un progetto di reintroduzione chiamato Life Ticino Biosource, avviato nel 2018 nel Parco del Ticino in Lombardia. Sono state fatte schiudere migliaia di uova di storione beluga in allevamento, e i pochi sopravvissuti, nonostante tutte le cure del caso degli esperti, sono stati rilasciati in libertà all'inizio della scorsa estate. Il giovane esemplare fa parte proprio di questo gruppo, e per arrivare fin dove è stato ritrovato ha percorso ben 300 chilometri. Questo dato suggerisce che era in ottime condizioni di salute, quando è stato catturato; ciò lascia ben sperare per l'effettiva efficacia del progetto di reintroduzione della specie.

L'esemplare si trova attualmente nelle vasche del CESTHA sotto attentissimo monitoraggio. Gli esperti stanno facendo il possibile per farlo riprendere appieno, e se dovesse sopravvivere alle prime, critiche fasi del recupero, verrà reimmesso in natura, nella speranza che possa contribuire al ripopolamento di questa magnifica specie di pesci.

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