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Questi sintomi possono rivelare un cancro: ecco a cosa prestare attenzione

Alcuni disturbi possono permettere di riconoscere precocemente diversi problemi di salute più comuni ma essere anche spia dell’insorgenza di un tumore: una diagnosi precoce può cambiare sostanzialmente l’andamento della malattia e l’esito delle cure, che possono essere più circoscritte e meno pesanti. Tra i sintomi cui prestare particolare attenzione, sia segni di carattere generale sia localizzati, di cui è bene essere a conoscenza.
A cura di Valeria Aiello
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Anche se nessun disturbo permette da solo una precisa diagnosi di tumore, alcuni sintomi non dovrebbero mai essere trascurati: in alcuni casi potrebbero essere spia della malattia, e proprio per questo occorre accertare subito la loro causa. La diagnosi precoce, ricorda l’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro, può cambiare sostanzialmente l’andamento della malattia e l’esito delle cure, che possono essere più circoscritte o meno pesanti, a seconda dei casi. Ma quali sono i sintomi cui occorre prestare particolare attenzione?

Tra i diversi segnali che possono rivelare l’insorgenza di un tumore, alcuni possono essere sistemici, ovvero riguardare in modo diffuso l’organismo, mentre altri sono specifici per i singoli organi. Più in generale, qualsiasi alternazione o cambiamento percepito andrebbe riferito al proprio medico, che valuterà l’opportunità di prescrivere eventuali esami e accertamenti. Ad ogni modo, evidenzia l’AIRC, tra i sintomi da riconoscere, una serie di segni di carattere generale e localizzati, elencati qui di seguito.

Stanchezza eccessiva e non giustificata

Quando il senso di stanchezza o l’affaticamento non rientrano nella norma, non migliorano col riposo o persistono nel tempo, potrebbero essere spia di una condizione patologica. In questo caso è preferibile chiedere al proprio medico un esame del sangue per individuare un'eventuale anemia, una condizione caratterizzata dalla carenza di emoglobina nei globuli rossi. "L'anemia può avere molte cause – indica l'AIRC – , ma in alcuni casi poco frequenti rivela la presenza di leucemie oppure di tumori solidi che, sanguinando impercettibilmente ma a lungo, deprivano l'organismo delle sue scorte di ferro".

Perdita di peso involontaria

Se il dimagrimento è significativo e non si può spiegare con un cambiamento dello stile di vita (non necessariamente una vera e propria dieta, ma anche l'introduzione di nuove abitudini alimentari diverse dalle precedenti, o un incremento sostanziale dell'attività fisica), è bene escludere che a provocarlo sia una malattia, non necessariamente tumorale. "Indipendentemente dal fatto che vi sia o meno perdita di appetito, per tutti o per determinati alimenti è consigliabile parlarne con il proprio medico per capire le cause del problema".

Febbre

Un aumento della temperatura corporea è caratteristico delle malattie infettive, e nella maggior parte dei casi dura pochi giorni, Tuttavia, se il rialzo persiste nel tempo, anche di solo pochi decimi, oppure ricorre di frequente, può indicare la presenza di particolari condizioni, anche in questo caso non necessariamente tumorali.  Tuttavia, talvolta la febbre può riflettere la risposta del sistema immunitario ad alcune forme di tumore, soprattutto linfomi e leucemie.

Ittero

L'ittero, caratterizzato da una colorazione giallastra della cute e del bianco degli occhi è una manifestazione comune di molte malattie del fegato e delle vie biliari, che nella maggior parte dei casi sono di natura diversa dal cancro. "Talvolta – precisa l'AIRC – un tumore in questi organi può ostruire il normale deflusso della bile, provocando un aumento della concentrazione di bilirubina nel sangue e quindi il tipico colorito itterico".

Abbondanti sudorazioni notturne

Sarà capitato probabilmente a tutti di svegliarsi durante la notte durante una sudata. Il fenomeno, spesso riportato dalle donne in menopausa, può comunque manifestarsi intrambi i sessi e a tutte le età come conseguenza di infezioni e dell'assunzione di alcuni medicinali. Può però anche rivelare la presenza di particolari forme di tumore, come certi linfomi.

Prurito

La comparsa di un prurito persistente e diffuso a tutta la superficie del corpo può dipendere da una pelle troppo secca o da varie condizioni, ma può anche essere specchio di una malattia del fegato o di un linfoma.

Dispepsia

Le difficoltà digestive, raggruppate sotto il generico termine dispepsia, a volte accompagnate da nausea o mal di stomaco, sono disturbo molto comune, soprattutto dopo pasti abbondanti, grassi o molto speziati. "Se tuttavia compare improvvisamente, è particolarmente fastidiosa o dolorosa e persiste nel tempo, occorre farla valutare dal medico".

Noduli o rigonfiamenti

La comparsa di un nodulo prima inesistente è qualcosa di cui le donne sono particolarmente informate. In presenza di questa eventualità a carico del seno, ma anche in presenza di altri cambiamenti dell'aspetto, come arrossamenti o rigonfiamenti cutanei o alterazioni del capezzolo. bisogna rivolgersi subito al medico e verificare se si tratta di un tumore mammario. Anche gli uomini, tuttavia, possono sviluppare molto più raramente un tumore mammario e non devono quindi trascurare gli stessi segnali. Inoltre devono abituarsi a riconoscere la presenza di ingrossamenti a livello dei testicoli, ricordando che i tumori che si sviluppano in questa zona guariscono ormai nella stragrande maggioranza dei casi. In entrambi i sessi, e anche nei bambini, rigonfiamenti sospetti si possono formare anche a livello del collo, dell'inguine o sotto le ascelle. Spesso si tratta di linfonodi ingrossati in risposta a stimoli infettivi o condizioni infiammatorie ma se queste formazioni persistono per più di tre settimane, tendono ad aumentare di volume o sono poco mobili, è bene farle controllare perché potrebbero essere il primo segno di un tumore in un organo adiacente, oppure di una leucemia o di un linfoma.

Nei

Come per la comparsa di noduli, anche l'aspetto dei nei va tenuto sotto controllo, sia che si tratti di formazioni cutanee già esistenti sia che riguardi nuove formazioni, la cui comparsa è normale nel corso della vita. Tuttavia, se i nei assumono un aspetto diverso dagli altri, prudono, sanguinano, aumentano rapidamente di dimensione o cambiano forma e colore nel giro di settimane o mesi è bene farli controllare

Vesciche o ulcere

Lesioni di questo tipo possono comparire sulla pelle o sulle mucose della bocca, della vulva o del pene e, sottolinea l'AIRC, devono essere fatte vedere al medico. "Possono avere cause infettive oppure, come le afte in bocca, associarsi a condizioni di particolare stanchezza e stress, ma anche queste, se non si risolvono in tre settimane, richiedono accertamenti".

Tosse e/o voce rauca

Disturbi comuni come la tosse o l'abbassamento della voce, se non passano in tre settimane, tendendo invece a peggiorare o si accompagnano a striature di sangue, devono essere riferiti al medico, soprattutto in un fumatore o in un ex fumatore, più a rischio per tumori del polmone e della laringe.

Difficoltà a deglutire

In presenza di una sensazione di dolore o di una difficoltà a deglutire (disfagia) che dura da due settimane è bene escludere la presenza di un tumore dell'esofago.

a urinare

Molto comuni soprattutto negli uomini a partire da una certa età, i disturbi urinari possono essere frequenti anche nelle donne giovani. "In questo secondo caso – spiega l'AIRC – derivano più spesso da infezioni delle vie urinarie, mentre negli uomini dipendono nella maggior parte dei casi da un ingrossamento benigno della prostata, normale con il passare degli anni. Sarà il medico a valutare se nel singolo caso occorrono ulteriori accertamenti per escludere che il disturbo non nasconda un tumore".

Difficoltà a respirare

La mancanza di fiato si accompagna all'avanzare dell'età e soprattutto nei bronchitici cronici può essere importante. Tuttavia, se compare in una persona sana o peggiora in tempi brevi è bene parlarne con il proprio medico.

Sanguinamenti

Ogni sanguinamento anormale da qualunque orifizio del corpo (con le feci, le urine, nel vomito, nel'espettorato o a livello vaginale) deve essere riferito al medico. La presenza del sangue nelle feci dipende nella maggior parte dei casi da emorroidi o altre lesioni banali mentre quello nelle urine può anche essere provocato da calcoli o infezioni, ma in entrambi i casi è bene parlarne con il proprio medico. Analogamente, anche il sangue compare nell'espettorato può trovare spiegazioni più rassicuranti di un sospetto tumore, ma richiede subito approfondimenti, soprattutto nei fumatori. Le perdite di sangue dal naso sono in genere le meno preoccupanti e solo in rarissimi casi, se molto ricorrenti e abbondanti, sono premonitrici di una leucemia.

Disturbi intestinali

In caso di cambiamenti della propria regolarità intestinale, con la comparsa di stipsi o diarrea oppure con la presenza di sangue nelle feci, si consiglia sempre un controllo dal proprio medico. Oltre nove casi su dieci di tumori intestinali si verificano negli ultracinquantenni, per cui nelle persone più giovani è più probabile che la stipsi sia legata agli stili di vita e la diarrea a infezioni o altre patologie. "In ogni caso, se i disturbi si protraggono per più di un mese, è bene sentire il proprio medico" aggiunge l'AIRC che, in presenza di sensazione di gonfiore addominale (molto comune tra le donne) che in alcuni casi dipende da una sindrome del colon irritabile, raccomanda di prestare attenzione a segni di gonfiore particolarmente fastidiosi e persistenti. "È bene riferire questi sintomi al ginecologo perché escluda la presenza di un tumore dell'ovaio".

Dolore

Diversamente da quanto si pensi, il dolore non è uno dei sintomi più comuni e precoci del cancro, a meno che la malattia non sia localizzata a livello delle ossa. Tuttavia è bene ricordare che in rari casi una lombalgia può indicare un tumore dell'ovaio o del colon, un forte e persistente dolore alla spalla può essere provocato da un tumore al polmone, così come dolori addominali hanno molte altre spiegazioni ma in alcuni casi possono dipendere da un tumore del pancreas o dello stomaco. Un tumore cerebrale, infine, può provocare forti mal di testa, che il medico, con gli opportuni accertamenti, distinguerà da quelli tipici delle comuni cefalee o emicranie.

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