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Covid 19

Questa tabella mostra qual è l’efficacia dei vaccini Covid contro le varianti del coronavirus

Mettendo a confronto lo stato di vaccinazione contro la Covid di cittadini residenti nell’Ontario con il sequenziamento genomico dei campioni virali di quelli risultati positivi, un team di ricerca canadese guidato da scienziati dell’ICES ha determinato qual è l’efficacia di tre vaccini (AstraZeneca, Moderna e Pfizer) contro le quattro varianti di preoccupazione in circolazione, dopo 1a e 2a dose.
A cura di Andrea Centini
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Ad oggi, come indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo circolano quattro varianti di preoccupazione del coronavirus SARS-CoV-2: la Alfa (ex inglese B.1.1.7); la Beta (ex sudafricana B.1.351); la Gamma (ex brasiliana P.1); e la Delta (ex seconda variante indiana B.1.617.2). Fra esse quella che attualmente preoccupa di più gli esperti è l'ultima, divenuta dominante nel Regno Unito a metà maggio e proiettata verso il medesimo traguardo (entro l'estate) nel resto d'Europa e negli Stati Uniti. La principale minaccia della variante Delta risiede nella maggiore trasmissibilità – fino al 60 percento superiore, secondo gli esperti –, ma giocano un ruolo significativo anche le mutazioni di fuga immunitaria sulla proteina S o Spike, che le permettono di eludere almeno in parte l'attività degli anticorpi neutralizzanti, sia quelli indotti da precedenti infezioni naturali che dai vaccini. Sapere quanto i vaccini proteggono dalla Delta e dalle altre varianti di preoccupazione è un'informazione preziosissima nella gestione della pandemia, utile anche per mettere a punto i sieri di nuova generazione. Ora, grazie a un nuovo e grande studio condotto in Canada, abbiamo un quadro piuttosto esaustivo sull'efficacia di tre dei quattro vaccini approvati per l'uso di emergenza dall'EMA e dall'AIFA (AstraZeneca, Moderna e Pfizer) contro tutte e quattro le varianti di preoccupazione.

A condurre l'indagine è stato un team di ricerca canadese guidato da scienziati dell'Institute for Clinical Evaluative Sciences (ICES) di Toronto, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Toronto, dell'Agenzia Public Health Ontario, del Children’s Hospital of Eastern Ontario Research Institute, dell'Università di Ottawa e di altri istituti. Gli studiosi, coordinati dai professori Sharifa Nasreen e Jeffrey C. Kwong, hanno determinato l'efficacia dei tre vaccini contro le varianti analizzando lo stato di vaccinazione di cittadini dell'Ontario che presentavano sintomi della COVID-19 tra dicembre 2020 e maggio 2021. Le oltre 420mila persone coinvolte nello studio sono state suddivise in due gruppi: nel primo sono state inserite tutte quelle risultate negative al tampone oro-rinofaringeo, e nel secondo tutti i positivi. I campioni biologici di questi ultimi sono stati sottoposti a sequenziamento genomico, l'esame necessario per determinare la variante del coronavirus SARS-CoV-2 responsabile dell'infezione. Incrociando tutti i dati disponibili gli scienziati hanno dimostrato che anche una sola dose di vaccino anti Covid offre una protezione “da buona a eccellente contro l'infezione sintomatica e gli esiti gravi causati dalle quattro varianti di preoccupazione attualmente in circolazione”. Per le due dosi, laddove erano disponibili i dati, è emersa una protezione ancora migliore. Nella seguente tabella è riportata nel dettaglio l'efficacia dei singoli vaccini:

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I dati mostrano che, dopo la prima dose, l'efficacia contro l'infezione sintomatica da variante Alfa è maggiore per il vaccino di Moderna (83%) rispetto a quelli di Pfizer (66%) e AstraZeneca (64%), mentre la protezione contro l'infezione sintomatica provocata dalle varianti Beta/Gamma risulta inferiore con la prima dose di AstraZeneca (48%) rispetto alla singola dose di Moderna (77%) e Pfizer (60 percento). Contro la variante Delta, l'efficacia della prima dose di Pfizer (56%) e Moderna (72%) risulta inferiore rispetto a quella offerta per l'Alfa (66% e 83%), ma è simile per l'AstraZeneca (67% e 64%). Le due dosi di Pfizer offrono la protezione maggiore contro la variante Delta (87%), con un'efficacia paragonabile a quella riscontrata contro le varianti Alfa (89%) e Gamma (84%). L'efficacia contro il ricovero in ospedale e la morte, infine, risulta elevata per tutti e tre i vaccini testati contro tutte le varianti.

I risultati dello studio canadese sulla variante Delta sono paragonabili a quelli evidenziati nel Regno Unito per la copertura vaccinale completa, tuttavia in UK le singole dosi di Pfizer e AstraZeneca hanno evidenziato un'efficacia di appena il 33 percento contro l'infezione sintomatica. I dettagli della ricerca canadese "Effectiveness of COVID-19 vaccines against variants of concern, Canada" sono stati caricati sul database online MedrXiv e non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria.

La tabella dello studio
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