Uno degli alberi più antichi del mondo si trova in Italia. Su un terreno roccioso del parco nazionale dell'Aspromonte è stata infatti individuata una quercia che per quasi un millennio è stata in grado di resistere a temperature molto basse, tempeste di neve, venti e siccità, raggiungendo un'età che gli scienziati, attraverso il carbonio-14, hanno stimato essere di 934 ± 65 anni. Non è l'albero più antico attualmente esistente nel mondo, ma il fatto che un legno duro come la quercia in questione sia sopravvissuto così a lungo è straordinario: generalmente le conifere possono sopravvivere diversi millenni, ma i legni duri tendono a marcire dopo qualche secolo.
Nel caso dell'Aspromonte, invece, i ricercatori hanno trovato un piccolo gruppo di querce antichissime: nonostante l'altezza molto elevata, le analisi hanno dimostrato che i cinque alberi analizzati hanno un'età compresa tra i 570 e i 934 anni. L'albero più antico, spezzato nella parte alta ma ancora vivo, è stato rinominato Demeter: cresce ancora a una velocità di circa 0,4 millimetri all'anno. "Ciò che rende le querce dell'Aspromonte così uniche non è solo la straordinaria età di Demeter ma anche la nicchia ecologia che occupano, molto differente dai territori pianeggianti e collinari del centro ed est Europa, dove si trovano le vecchie querce" hanno spiegato i ricercatori nello studio pubblicato su Ecology.
Per analizzare l'età della pianta è stata utilizzata la tecnica del carbonio-14 e non, come si è soliti fare, quella che ha come oggetto i cerchi all'interno del tronco. Nel caso delle querce, infatti, quest'ultima tecnica può risultare imprecisa e fornire un'età più alta di quella reale. Protetta dalla zona remota del parco nazionale, la quasi millenaria quercia sottolinea un elemento fondamentale: la natura è in grado di fiorire per millenni se le viene concesso spazio e tempo. Come la dea mitologica della fertilità a cui deve il suo nome, Demeter è l'incarnazione della natura stessa, in grado di continuare a vivere a lungo lontano dalla mano spesso distruttiva dell'uomo.