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Questa galassia a forma di caccia TIE di Star Wars si trova a 500 milioni di anni luce dalla Terra

Analizzando una lontanissima galassia grazie a una serie di radiotelescopi e al telescopio orbitale della NASA Chandra X-ray Observatory, un team di ricerca internazionale ha scoperto che la sua forma è molto simile a quella di un caccia TIE della saga cinematografica di Star Wars. L’oggetto celeste è ritenuto particolarmente interessante per la prospettiva con cui può essere osservato dalla Terra.
A cura di Andrea Centini
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La galassia TXS 0128 + 554. Credits: NRAO
La galassia TXS 0128 + 554. Credits: NRAO

A circa 500 milioni di anni luce dalla Terra, nel cuore della costellazione di Cassiopea, è stata identificata una galassia caratterizzata da una forma (apparente) decisamente curiosa, che ricorda molto da vicino quella di un caccia TIE della celeberrima saga cinematografica di Star Wars, ideata da George Lucas negli anni '70 del secolo scorso. Più nello specifico, la galassia TXS 0128 + 554 – questo il nome assegnatole dagli scienziati – somiglia al TIE Advanced pilotato dal personaggio di Darth Vader nell'epoca in cui ambientata la trilogia originale.

La galassia in realtà non è stata appena scoperta, dato che era stata mappata alcuni anni addietro dal telescopio spaziale a raggi gamma “Fermi” della NASA, tuttavia solo di recente è stato possibile decifrarne l'insolita silhouette alle onde radio, grazie all'uso sinergico di altri strumenti: il Very Long Baseline Array (VLBA) e il telescopio orbitale Chandra X-ray Observatory, anch'esso dell'agenzia aerospaziale statunitense. A rilevare il curioso aspetto di TXS 0128 + 554 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università Purdue, Stati Uniti, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Fisica dell'Università Denison; dell'Astro Space Center of Lebedev Physical Institute di Mosca; del Max-Planck-Institut für Radioastronomie di Bonn (Germania) e di altri centri di ricerca.

“Dopo l'osservazione di Fermi, abbiamo ingrandito un milione di volte la galassia utilizzando le antenne radio del VLBA e ne abbiamo tracciato la forma nel tempo”, ha dichiarato in un comunicato stampa della NASA il professor Matthew Lister, decente presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia presso l'ateneo di West Lafayette, in Indiana. “La prima volta che ho visto i risultati, ho subito pensato che assomigliasse al TIE Fighter di Darth Vader in Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza. È stata una sorpresa divertente, ma la sua osservazione a diverse frequenze radio ci ha anche aiutato a saperne di più su come le galassie attive possono cambiare drasticamente su scale temporali di dieci anni”, ha aggiunto il principale autore della ricerca.

TXS 0128 + 554 è una galassia attiva che emette deboli raggi gamma (radiazioni fortemente energetiche), a causa dell'attrito dei gas che vorticano attorno al buco nero supermassiccio al centro galattico, un “cuore di tenebra” con una massa di ben 1 miliardo di volte superiore a quella del Sole. Per fare un paragone, la massa di Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea, è “soltanto” di quattro milioni di soli. Analizzandola grazie alla rete di antenne radio gestita dal National Radio Astronomy Observatory, gli scienziati hanno determinato che la galassia ha un diametro di 35 anni luce e presenta una curiosa angolazione rispetto al nostro punto di vista, con uno dei due lobi (le ali del TIE Advanced) molto più vicino rispetto all'altro. Le “ali” della galassia si sono formate proprio grazie all'intensa attività del buco nero supermassiccio.

“L'universo del mondo reale è tridimensionale, ma quando guardiamo nello spazio, di solito vediamo solo due dimensioni”, ha dichiarato il professor Daniel Homan dell'Università Denison e coautore dello studio. “In questo caso siamo fortunati perché la galassia è angolata in modo tale, rispetto alla nostra prospettiva, che la luce proveniente dal lobo più lontano viaggia dozzine di anni luce in più per raggiungerci rispetto alla luce di quello più vicino. Ciò significa che stiamo vedendo il lobo più lontano in un punto precedente della sua evoluzione”, ha aggiunto lo scienziato.

Dall'analisi dei dati i ricercatori stimano che le emissioni ad alta frequenza del nucleo galattico attivo siano iniziate 90 anni fa e abbiano perdurato per mezzo secolo, per poi ripartire una decina di anni fa. Ad oggi non è noto cosa abbia causato gli spegnimenti e le riattivazioni delle emissioni. Non è la prima volta che il mondo di Star Wars "incontra" l'astronomia: la luna Mimas di Saturno in uno scatto della sonda Cassini è risultata incredibilmente somigliante alla Morte Nera. I dettagli della ricerca “TXS 0128+554: A Young Gamma-Ray-emitting Active Galactic Nucleus with Episodic Jet Activity” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Astrophysical Journal.

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