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Quarto focolaio di aviaria in Emilia-Romagna, prosegue l’abbattimento di pollame

E’ di nuovo a Mordano e ancora in un allevamento dell’azienda Eurovo che sono stati trovati altri esemplari infetti. L’assessorato rassicura: ‘il diffondersi della malattia era prevedibile perché avvenuto nell’ambito della stessa azienda e a pochi chilometri dall’altro focolaio”.
A cura di Redazione Scienze
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Arriva a quattro il numero dei focolai di aviaria di tipo A scoperti in Italia. Tutti i casi sono collocati in Emilia-Romagna, dove il primo focolaio ha portato le autorità sanitarie ad avviare il Piano di controllo straordinario. E' proprio grazie allo screening strategico del territorio che in poco tempo si sono scoperti casi di influenza a Mordano (Bologna) e, appena una settimana fa, a Portomaggiore (Ferrara). Il quarto allevamento affetto dal virus si trova ancora una volta a Mordano ed è anche in questo caso di proprietà di Eurovo. Dall'assessorato regionale Politiche per la salute arrivano parole rassicuranti: "il diffondersi della malattia era prevedibile perché avvenuto nell'ambito della stessa azienda di produzione e a pochi chilometri dall'altro focolaio".

Come nei precedenti casi, anche nel secondo allevamento infetto di Mordano verranno applicate le misure di sicurezza previste dalle normative europea ed italiana: divieto di accesso nell'area per un raggio di 10 chilometri, abbattimento di tutto il pollame (infetto e non) e rintracciamento degli animali già movimentati. Il Ministro della Salute, intanto, ha dato il via libera per l'abbattimento di circa 65mila tacchini allevati nelle vicinanze dello stabilimento "infetto" di Portomaggiore, mentre ad Occhiobello (Rovigo) si è proceduto all'abbattimento di altri 220mila tacchini facenti parte della società agricola Morgante del gruppo Eurovo,

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