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Quanto ci mette il corpo ad espellere una testa di LEGO ingerita? L’esilarante studio

Quanto tempo di mette il corpo ad espellere in bagno una testa di LEGO ingerita? Per tranquillizzare i genitori e per dare una risposta a questa domanda, sei operatori sanitari pediatrici hanno deciso di testarne gli effetti su di loro e hanno pubblicato uno studio scientifico a dir poco esilarante.
A cura di Zeina Ayache
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Per la scienza, e la tranquillità dei genitori, questo ed altro. Questo probabilmente è ciò che hanno pensato i sei professionisti in pediatria che hanno ingerito altrettante teste di LEGO per scoprire quanto tempo ci mettesse il corpo ad espellerle e, se ve lo state chiedendo, davvero hanno cercato tra le loro feci se ci fossero tracce del gioco giallo più amato da adulti e bambini. Ma vediamo i dettagli di questo esilarante studio che, comunque, ha una validità scientifica interessante.

Bambini ed ingestioni. I bambini attraversano una fase orale durante la quale sperimentano il mondo con la bocca, capita dunque che i genitori debbano stare costantemente attenti che i loro figli non ingeriscano oggetti che potrebbero, nel peggiore dei casi, soffocarli. Con l'arrivo del Natale, e dei conseguenti regali, i ricercatori si sono chiesti quanto tempo ci mettesse il nostro corpo ad espellere una testa di LEGO, così da provare a tranquillizzare mamme e papà e, anche se lo studio ha qualche criticità, adesso abbiamo una risposta.

Lo studio. Sei operatori sanitari pediatrici hanno partecipato allo studio: hanno ingerito una testa di LEGO ciascuno. I requisiti per la partecipazione erano: non aver mai subito operazioni chirurgiche al tratto gastrointestinale, essere in grado di ingerire oggetti estranei e non avere problemi a cercare i resti del gioco nel proprio materiale fecale (punto fondamentale senza il quale sarebbe stato impossibile avere una risposta). I dati raccolti hanno dimostrato che mediamente un adulto impiega 1,7 giorni per espellere la testa di LEGO, inoltre, secondo le informazioni pubblicate, le donne inoltre sono più brave a cercare nelle loro feci rispetto ai maschi: ma questo dato non può essere considerato statisticamente valido, visto il ristretto numero di partecipanti.

Conclusioni per i genitori. Gli esperti vogliono dunque tranquillizzare i genitori spiegando che una testa di LEGO non dovrebbe provocare complicazioni nei bambini.

Criticità. Al di là del fatto che lo studio così come pensato può sembrare più una barzelletta che una ricerca scientifica, va detto che ci sono alcuni limiti: ad esempio non possiamo paragonare il corpo di un adulto con quello di un bambino, le dimensioni sono differenti. Inoltre il numero di partecipanti è troppo limitato per poter parlare di statistica.

Il geniale punteggio FART. Oltre ad altri aspetti comici di questo studio, quello forse più divertente è il punteggio FART. Gli esperti infatti hanno calcolato i giorni che il nostro corpo impiega per espellere il LEGO con il punteggio FART (Found And Retrieve Time – Tempo di Ritrovamento e Recupero), che detta così potrebbe non suonarci strano, se non fosse che in inglese FART significa scoreggia.

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