Quando e dove vedere le omega e chi Scorpidi, le spettacolari “stelle cadenti” di giugno

Il mese di giugno normalmente non è considerato tra i più favorevoli per l'osservazione delle cosiddette “stelle cadenti”, dato che non si registrano sciami meteorici di rilievo, inoltre le ore di oscurità da dedicare all'osservazione sono poche, tuttavia quest'anno potrebbero regalarci qualche bella sorpresa due correnti minori, le omega Scorpidi e le chi Scorpidi. I picchi massimi dei due sciami meteorici sono attesi rispettivamente per la notte di lunedì 3 e di mercoledì 5 giugno, e poiché si verificano a cavallo della Luna Nuova, le scie luminose non verranno disturbate dalla luce riflessa dal satellite. Sempre il 3 giugno si registrerà il picco massimo delle tau Erculidi, mentre a metà mese ci saranno i picchi delle Liridi e delle xi Draconidi, che saranno purtroppo “cancellate” dalla Luna Fragola (il plenilunio di giugno). Il 28 ci sarà invece il picco massimo delle Bootidi, una corrente irregolare che talvolta si manifesta con splendidi exploit.
omega Scorpidi
Come indicato, il picco massimo delle omega Scorpidi è atteso per la notte di lunedì 3 giugno. Per picco massimo si intende il numero maggiore di meteore che possono essere osservate in un'ora, un valore che prende il nome di ZHR (Zenithal Hourly Rate, Tasso Orario Zenitale). Nel caso delle omega Scorpidi, che sono attive dal 19 maggio all'11 luglio, lo ZHR è pari a 5 (ma può arrivare fino a 20) e si verifica solitamente tra il 3 e il 6 di giugno. Cinque “stelle cadenti” in un'ora è po' poco, considerando che le “lacrime di San Lorenzo” di agosto hanno uno ZHR di oltre cento, ma vanno considerati due fattori a favore delle omega Scorpidi. Sono molto lente, dunque possono mostrare una splendida e prolungata scia luminosa nel cielo, inoltre quest'anno non ci sarà la luce della Luna a disturbarle, come invece accadrà proprio alle Perseidi (o lacrime di San Lorenzo). Per ammirarle sarà necessario puntare lo sguardo a Sud Est, dove attorno alle 21:00 sorgerà la costellazione dello Scorpione (il nome degli sciami meteorici è legato a quello del radiante da dove sembrano originare). Le omega Scorpidi dovrebbero essere originate dall'oggetto (162039) 1996 JG, osservato sin dal XIX secolo.

chi Scorpidi
Il picco massimo delle chi Scorpidi è atteso per mercoledì 5 giugno e avrà le stesse caratteristiche osservative delle “sorelle” omega Scorpidi, dato che si tratta di una componente della stessa corrente prodotta da (162039) 1996 JG. Le chi Scorpidi sono note per dar vita talvolta a splendidi bolidi, meteore particolarmente luminose che possono essere accompagnate anche da un sonoro boato. Le “stelle cadenti” sono infatti generate dalla distruzione di piccole particelle – i detriti dell'oggetto che le genera – quando entrano in contatto con l'atmosfera terrestre, che bruciano durante l'impatto. I frammenti più grandi possono dar vita ai bolidi, come quello che la notte del 30 maggio 2017 ha attraversato i cieli del Nord Italia illuminandoli.