Quali sono i sintomi da segnalare al medico dopo il vaccino di AstraZeneca
Durante l'attesissima conferenza stampa di giovedì 18 marzo 2021, l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha confermato che il vaccino anti COVID di AstraZeneca è "sicuro ed efficace", rimettendo in moto la campagna vaccinale che era stata bruscamente fermata tre giorni prima. Lo stop è stato legato ad alcuni casi di una rara forma di trombosi cerebrale – chiamata trombosi della vena sinusale – associata a carenza di piastrine (trombocitopenia) emersi con una incidenza maggiore rispetto a quella attesa dai medici. I primi a fermarsi a scopo precauzionale sono stati i tedeschi, seguiti da francesi, italiani, spagnoli e altri, proprio per richiedere una approfondita valutazione dei dati da parte dell'EMA, che come indicato, dopo averli analizzati, ha dato il benestare sul prosieguo della vaccinazione.
È tuttavia doveroso sottolineare che il “via libera” dell'EMA non è dovuto alla totale esclusione del rischio dei rarissimi eventi tromboembolici. Come specificato in un comunicato stampa, infatti, l'agenzia sottolinea che “il numero di eventi segnalati supera quelli attesi, e la causalità, sebbene non confermata, non può quindi essere esclusa”. “Tuttavia – aggiunge l'EMA – data la rarità degli eventi e la difficoltà nello stabilire l'incidenza di base poiché la COVID-19 stessa sta portando a ricoveri con complicanze tromboemboliche, la forza di qualsiasi associazione è incerta. L'EMA ritiene che il rapporto rischi / benefici del medicinale rimanga positivo e non vi sia alcuna associazione con disturbi tromboembolici in generale”. In parole semplici, si può riassumere dicendo che i rischi rappresentati dall'infezione da coronavirus SARS-CoV-2 superano di gran lunga quelli di rari eventi di trombosi della vena sinusale, pertanto si può continuare a utilizzare in sicurezza il vaccino AZD1222/ChAdOx1, sviluppato in collaborazione tra AstraZeneca, Jenner Institute dell'Università di Oxford e Advent-Irbm, azienda biotecnologia italiana con sede a Pomezia. Poiché dunque non si può escludere al 100 percento che tali (estremamente rari, lo ribadiamo) eventi possano verificarsi, l'EMA ha elencato una serie di effetti collaterali da segnalare al medico in seguito alla somministrazione del vaccino.
Nel caso in cui dopo la vaccinazione con l'AstraZeneca si dovessero sperimentare “affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o a una gamba, mal di testa severo o in peggioramento o vista offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche con sangue sotto la pelle”, l'EMA raccomanda di cercare immediatamente assistenza medica e di fare menzione dell'avvenuta vaccinazione. In precedenza gli scienziati del Paul Ehrlich Institut, un'agenzia di monitoraggio sanitario tedesca, avevano indicato di cercare immediatamente assistenza medica dopo la vaccinazione con AstraZeneca in cui ci si fosse sentiti sempre peggio più di quattro giorni dopo la vaccinazione “ad esempio con mal di testa grave e persistente o sanguinamento localizzato della pelle”. Le petecchie emorragiche assieme alla carenza di piastrine, infatti, sono due condizioni rilevate assieme alla rara trombosi della vena sinusale che ha fatto scattare l'allarme. Il comitato di sicurezza dell'EMA (PRAC) ha inoltre dichiarato che il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue (eventi tromboembolici) in chi viene vaccinato e che non ci sono prove di problemi relativi a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione.
Naturalmente le reazioni avverse sopraelencate sono relative a un potenziale evento tromboembolico, e nel caso in cui dovessero emergerne altre è sempre doveroso fare segnalazione al medico: l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha predisposto una scheda ad hoc proprio per le segnalazioni di effetti collaterali legati ai vaccini anti Covid. Gli studi clinici hanno comunque dimostrato che il vaccino di AstraZeneca (così come gli altri autorizzati in uso di emergenza) è ben tollerato e che gli effetti collaterali, nella stragrande maggioranza dei casi, sono lievi e di breve durata.