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Puntare sulle emozioni positive per ridurre il rischio di malattie al cuore e diabete

Le emozioni positive aiutano a star meglio: più ne proviamo meglio è. Ecco perché contrastano le malattie.
A cura di Zeina Ayache
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Provare tante emozioni positive differenti tra loro riduce i livelli delle infiammazioni sistemiche e, di conseguenza, il rischio di sviluppare malattie croniche, come il diabete e malattie al cuore. A darci questa notizia sono i ricercatori della Cornell University che sulla rivista Emotion hanno pubblicato il loro studio intitolato “Emodiversity and Biomarkers of Inflammation”.

Emozioni e malattie. Studi passati hanno dimostrato che le infiammazioni rispondono anche in base alle emozioni che proviamo e contribuiscono a rendere le malattie più o meno suscettibili, spiegano i ricercatori guidati da Anthony Ong. Ma quali emozioni dobbiamo provare per ridurre il rischio di stare male?

Emozioni positive. I ricercatori spiegano che i passato gli scienziati hanno scoperto che le emozioni positive, più di tutte, riescono ad influenzare positivamente il nostro organismo. Ma quali emozioni positiva? A questa domanda rispondono i ricercatori della Cornell University che hanno analizzato gli effetti di alcune emozioni positive su un gruppo di 175 persone.

Lo studio. Gli scienziati hanno chiesto a 175 persone tra i 40 e i 65 anni di rispondere su un tablet ad un questionario sulle loro emozioni per 30 giorni. Durante questo periodo, quotidianamente, le persone hanno registrato quali delle 16 varie emozioni positive hanno provato e quante volte: entusiasta, interessato, determinato, eccitato, divertito, ispirato, attento, attivo, forte, orgoglioso, attento, felice, rilassato, allegro, a proprio agio e calmo. Sei mesi dopo, ai partecipanti è stato prelevato un campione di sangue per testare i marker tipici delle infiammazioni.

Emodiversità. Dai dati raccolti è emerso che le persone con una ridotte emodiversità (capacità di vivere emozioni diverse) vivevano anche esperienze emotive abbastanza omogenee e concentrate su un ridotto numero di emozioni, mentre quelle con un'alta emodiversità vivevano esperienze emozionali varie e distribuite su un numero più ampio di emozioni. Quanto alle infiammazioni, erano ridotte nei soggetti che provavano più emozioni positive e che quindi erano meno a rischio malattie croniche o al cuore.

Conclusioni. Insomma, per i ricercatori, provare tante e varie emozioni positive ci aiuta a contenere le infiammazioni e a stare meglio.

[Foto copertina di geralt]

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