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Protesi del 75% al cranio: il 3D potrebbe abbattere i costi della chirurgia

La OPM sostituisce il 75% del cranio di un uomo con una protesi prodotta dopo una scansione in 3D. La tecnica abbatte i costi della chirurgia e, se estesa, potrebbe ridurre il tempo e il prezzo di ogni intervento.
A cura di Redazione Scienze
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Ha il 75% del cranio costruito attraverso una protesi riprodotta con il 3D, è successo negli Stati Uniti, dove un uomo si è sottoposto ad una innovativa tecnica per la sostituzione articiale di materiale osseo da parte di un'azienda del Connecticut, la Oxford Performance Materials (OPM). Il cranio dell'uomo è stato scansionato per crearne un'immagine digitale che ne ha rilevato le parti mancanti. Sulla texture prodotta è stata poi creata la struttura integrale in PEKK, un materiale in ultra-polimero ad alte prestazioni. La FDA (Food and drug amministration), ente governativo americano che regolamenta l'uso di prodotti alimentari e farmaceutici, ha approvato la pratica, aprendo di fatto ad una tecnologia che secondo il presidente dell'OPM, Scott Defelice, potrebbe rivoluzionare il mondo della chirurgia ortopedica. L'uso di questa tecnica per ricostruire altre ossa, potrebbe infatti ridurre notevolmente il tempo dell'operazione, abbattendone di fatto i costi.

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