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Prosciutto di Parma, l’orrore e la violenza negli allevamenti di maiali: chi paga davvero?

Come vivono i maiali che diventeranno il costoso e pregiato Prosciutto di Parma? Ce lo svela la nuova investigazione di Animal Equality che mostra come gli animali vengano trattati brutalmente e costretti a vivere in mezzo alle carcasse. I più piccoli subiscono il taglio sistematico della coda e vengono lanciati nei camion come fossero oggetti inanimati.
A cura di Zeina Ayache
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Un nuova investigazione di Animal Equality ci mostra cosa succede negli allevamenti di maiali destinati a diventare il pregiato Prosciutto di Parma: violenze ripetute, carcasse abbadonate, tagli della coda sistematici, insulti e sofferenza, questi sembrano essere gli ‘ingredienti segreti' che si celano dietro gli affettati amati dagli italiani e distribuiti in tutto il mondo. Vediamo nel dettaglio cosa succede dentro questi luoghi.

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Violenze ripetute. Era aprile 2018 quando Animal Equality è riuscita a infiltrare per la prima volta in Italia un investigatore che ha lavorato sotto copertura in due allevamenti nelle province di Cuneo e Mantova, tra questi uno stabilitmento rifornisce il Consorzio del Prosciutto di Parma. Le immagini sono molto esplicite: possiamo vedere l’incuria e i maltrattamenti sistematici a cui sono sottoposti gli animali, destinati a diventare affettati molto costosi e considerati pregiati.

Cosa succede negli allevamenti. I dipendenti degli allevamenti, forse perché ormai sedati emotivamente di fronte a questi animali, vengono ripresi mentre maneggiano i cuccioli, le scrofe e i maiali adulti con grande violenza. Le immagini choc si mostrano:

  • Operatori che maneggiano senza alcuna cura i maialini
  • Maialini abbandonati a morire nei corridoi dell’allevamento
  • Operatori che colpiscono con violenza i maiali sul muso e sulla testa
  • Un operatore che colpisce ripetutamente una scrofa con violenza sulla vagina con un tubo di plastica
  • Scrofe malate e coperte di ferite
  • Operatori che afferrano i maialini per le zampe e li lanciano con violenza
  • Animali morti all’interno degli allevamenti
  • Taglio sistematico della coda in violazione direttive UE

Chi sono i maiali. Quando pensiamo agli insaccati può capitare di dimenticarci che un tempo erano esseri viventi, maiali dotati di intelligenza e in grado di provare emozioni. I maiali infatti, costretti a restare all'interno di gabbie, hanno in realtà bisogno di spazio per muoversi e soprattutto sentono la necessità di interagire con i loro simili: sono molto sensibili allo stress ed è per questo che le condizioni negli allevamenti sono davvero traumatiche per loro. Cosa succede però negli allevamenti? La mancata possibilità di esprimersi e procacciarsi il cibo genera nei maiali molto stress, che può dare adito a comportamenti aggressivi e ripetitivi, come sbattere il muso sulla pancia dei compagni o mordere la coda degli altri maiali.

Una petizione. Animal Equality non si è limitata a mostrarci le immagini degli allevamenti, ma ha lanciato una petizione rivolta anche ai ministri Gian Marco Centinaio (Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) e Giulia Grillo (Salute) proprio per ottenere, fra le varie richieste, un maggior controllo delle condizioni degli animali, la sospensione di metodi che non rispettano le direttive europee e un aggiornamento della normativa relativa all’utilizzo delle gabbie per le scrofe.

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