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Prodotto in laboratorio il primo sperma geneticamente attivo

Il risultato, ottenuto dalla società francese Kallistem, potrebbe dare il via a terapie innovative capaci di combattere l’infertilità maschile.
A cura di R. Z.
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Un’equipe di ricercatori dei laboratorio Kallistem, in Francia, ha annunciato di esser riuscita a riprodurre in vitro degli spermatozoi perfettamente formati e funzionanti. Si tratterebbe di una prima mondiale che, una volta confermata, potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti contro l'infertilità maschile. Gli spermatozoi, hanno evidenziato gli esperti della società di biotecnologia situata a Lione, sono stati prodotti a partire da cellule di donatori sterili, prelevate direttamente nei testicoli. I risultati, come evidenziato, non sono stati ancora confermati, tanto che la cautela sull’annuncio è massima.

I risultati non sono stati ancora confermati. Se gli esiti fossero tuttavia confutati, ci si troverebbe dinanzi ad un risultato epocale. Si tratterebbe infatti di un risultato capace di aprire nuove strade per lo sviluppo di “terapie innovative per la conservazione e il ripristino della fertilità maschile". “A fine 2014 – ha annunciato la Kallistem tramite un comunicato stampa – siamo stati in grado di produrre in laboratorio degli spermatozoi umani completamente formati. Per farlo i nostri ricercatori si sono serviti di biopsie testicolari contenenti cellule germinali immature”.

Presto nuovi studi clinici. Nei prossimi mesi gli scienziati della Kallistem effettueranno nuovi test e sperimentazioni. Qualora i dati ottenuti fino ad oggi venissero confermati si potrebbe essere dinanzi ad una ricerca capace di risolvere un grande problema a centinaia di migliaia di coppie in tutto il mondo. La società francese ha sottolineato di esser anche in grado di prelevare le cellule riproduttive dai testicoli di un uomo per poi congelarle fino a quando questo non si sente pronto a metter al mondo un figlio.

Non tutti sembrano convinti dell’attendibilità dell’annuncio. “Le affermazioni della Kallistem – ha commentato Allan Pacey, professore di andrologia presso l'Università di Sheffield – sono audaci ma vanno prese con cautela. In passato diverse società avevano fatto annunci simili, ma alla fine i sogni di molte coppie sono andati in fumo. Aspettiamo di vedere una pubblicazione scientifica completa e dettagliata, fino a quel momento sarò scettico”.

L'annuncio sembra uno spot per catturare investitori. E in effetti suona insolito il successivo annuncio della Kallistem che pare stia cercando di raccogliere fondi per proseguire le ricerche e andare avanti con la sperimentazione preclinica fino al 2017. "Se funzionasse – ha dichiarato Nathalie Rives, direttore di una clinica della fertilità – tale procedura cambierà la vita di tantissime persone”.

In ogni caso ci sono delle categorie escluse. Dai laboratori di biotecnologia di Lione gli esperti ci tengono tuttavia a far sapere che gli adulti che soffrono di una totale assenza di spermatozoi potrebbero esser esclusi dal processo. Dalle loro cellule riproduttive, infatti, si potrebbe ottenere sì dello sperma ma insolitamente ricco di anomalie genetiche.

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