Prime stelle cadenti del 2020 nei cieli d’Italia: quando vedere la pioggia di Quadrantidi
Il 2020 inizia con un fenomeno astronomico ricorrente davvero imperdibile, il picco massimo di uno degli sciami meteorici più intensi e affascinanti dell'intero anno: le Quadrantidi. La pioggia di stelle cadenti darà il meglio di sé nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio, col maggior numero di scie luminose nel cielo atteso poco prima dell'alba. In realtà il picco massimo vero e proprio è previsto per le 10:00 del 4, quando in Italia sarà ormai giorno e per questo inosservabile. Dovremo dunque “accontentarci” delle fiammate – comunque numerose – che precedono l'exploit. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo show meteorico di inizio anno, meteo permettendo.
Normalmente le stelle cadenti prendono il nome dal radiante/costellazione dal quale sembrano irradiarsi nel cielo, tuttavia le Quadrantidi sono un'eccezione; il loro nome è infatti associato alla costellazione obsoleta del “Quadrante Murale”, riconosciuta fino a un paio di secoli addietro. Oggi le sue stelle fanno parte delle costellazioni di Boote e del Drago, delle quali la prima rappresenta il riferimento migliore per cercare l'origine delle Quadrantidi. La costellazione inizierà a sorgere attorno alle 23:00 del 3 gennaio a Nord Est, e dovremo aspettare che arrivi alta nel cielo per provare a cercare con gli occhi le prime scie luminose. Non c'è un punto esatto dove volgere lo sguardo, ma un riferimento utile è sicuramente la stella Arturo (Arcturus), la più brillante della costellazione di Boote e una delle più luminose del firmamento (la quarta). Alla sua sinistra e prima della costellazione del Drago dovrebbe trovarsi la porzione di cielo più “attiva”, anche se non è detto che sarà così. Come indicato non potremo godere del vero e proprio picco massimo, caratterizzato da uno ZHR (Tasso Orario Zenitale) di ben 120 meteore all'ora. Tuttavia, poco prima dell'alba il numero di meteore dovrebbe comunque essere significativo.
Si ritiene che l'oggetto “genitore” dei detriti e delle polveri responsabili dello sciame meteorico delle Quadrantidi sia un asteroide, nello specifico 196256 (2003 EH1). Si tratta di un sasso spaziale scoperto il 6 marzo del 2003 dagli scienziati del progetto Lowell Observatory Near-Earth-Object Search (LONEOS) finanziato dalla NASA. Secondo i ricercatori potrebbe trattarsi di una cometa estinta, nello specifico di C / 1490 Y1, osservata più di 500 anni fa in Cina. Le meteore originate dall'asteroide normalmente sono visibili tra il 1 e il 5 gennaio, con il picco massimo che cade proprio a cavallo del 3 e del 4 gennaio. La speranza è che il meteo sia clemente su tutta l'Italia.