Primato italiano, asportato tumore all’esofago con un robot senza apertura del torace

A Torino è stato asportato per la prima volta un tumore all'esofago con un robot utilizzando una procedura molto complessa e non invasiva che non richiesto l'apertura del torace, come avviene tradizionalmente. L'operazione è stata portata a termine dall'équipe di Chirurgia generale ed oncologica universitaria, diretta dal professor Mario Morino, presso l'ospedale Molinette della Città della Salute.
La procedura tradizionale. Per l'asportazione di un tumore all'esofago, il tradizionale intervento implica l'apertura estera del torace , per accedere all'esofago, e dell'addome, per raggiungere lo stomaco. Questa operazione tra l'altro implica un prolungato soggiorno in rianimazione con il ricorso alla ventilazione assistita postoperatoria.
Una procedura mini invasiva con robot. Con il metodo mini invasivo invece i medici sono riusciti a raggiungere la parte addominale con laparoscopia e quella toracica con toracoscopia robotica: in entrambi i casi sono stati praticati quattro fori, nel torace per introdurre strumenti robotici e praticare la toracoscopia e nell'addome per la laparoscopia appunta. Una volta raggiunto l'esofago, i medici sono riusciti a rimuoverlo per poi ricostruire la continuità digestiva suturando tra loro la parte di esofago rimanente ed il cosiddetto tubulo gastrico, cioè lo stomaco trasformato in modo da essere uguale all'esofago rimosso.
Il paziente. L'uomo sottoposto a questo intervento è un sessantenne che aveva un voluminoso cancro dell'esofago che, per essere sottoposto a questo delicato e mini invasivo intervento, è stato precedentemente trattato con radiochemioterapia per diminuirne le dimensioni. Il paziente, fanno sapere dall'ospedale, sta bene, camminava già il giorno successivo all'intervento e 48 ore dopo era in attesa di riprendere la normale alimentazione.
Il professor Mario Marino. L'intervento è stato eseguito da Mario Morino, direttore del dipartimento di chirurgia dell'AOU Città della Salute di Torino, che si è distinto negli anni per essere uno dei pionieri della chirurgia mini invasiva e laparoscopica.