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Covid 19

Posso uscire? Devo indossare la mascherina? L’esperto risponde alle domande sul coronavirus

Tutta l’Italia è stata trasformata in una cosiddetta zona protetta/zona arancione, con l’introduzione di stringenti misure alla libertà di circolazione per contenere la diffusione della COVID-19, l’infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2. Il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università degli Studi di Milano ci ha spiegato la natura di queste misure e la loro importanza.
A cura di Andrea Centini
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Con il nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri e l’emanazione della direttiva del Ministero dell'Interno ai prefetti, sono entrate in vigore le nuove, stringenti norme per far fronte alla diffusione in Italia della COVID-19, l'infezione scatenata dal nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2). In parole semplici, le misure del DCPM datato 8 marzo che aveva “trasformato” la Lombardia e altre provincie italiane in cosiddette zone arancioni, sono state estese a tutto il territorio nazionale. In base a quanto indicato, non ci si potrà muovere all'interno e in uscita dal proprio comune di residenza “salvo per gli spostamenti motivati da compravate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute”. Vige invece il divieto assoluto di spostamento per chi è contagiato dalla COVID-19 o si trova in quarantena. Per comprendere meglio questi limiti abbiamo contattato il professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano, Vice Presidente Nazionale dell’A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e Direttore Sanitario della Casa di Cura Ambrosiana SRL di Cesano Boscone. Ecco le sue risposte.

Professor Pregliasco, si può uscire da casa?

No. Non lo deve fare nessuno, questo è il concetto. L'elemento importante è stato quello di estendere le misure di contenimento – e io ritengo che sia giusto – proprio perché questi effetti di mitigazione legati al blocco funzionano soprattutto e meglio nei posti dove la diffusione è più limitata. È nel Meridione che questa misura serve davvero. In Lombardia dobbiamo farlo, perché è l'unica cosa che possiamo fare, ma ci aspettiamo per certi versi un'efficacia inferiore, essendoci già stata una diffusione in comunità più ampia. Quindi ben venga, se applicata in modo sistematico. Anche perché si sono visti comportamenti di non consapevolezza. Io la Lombardia la vivo anche da cittadino, e avere sin da subito a 40 chilometri una zona rossa ci ha fatto preoccupare, ai miei cari e ai miei figli. Catanzaro è a mille chilometri, ed è lontano che queste misure possono dare i risultati migliori, quando c'è ancora poca diffusione.

Posso andare a trovare i genitori anziani per vedere come stanno?

È sempre una cosa da fare con attenzione. È chiaro che non bisogna abbandonarli, magari sono tra quelli che si angosciano di più e hanno paura. Si tratta di trovare quella giusta mediazione rispetto al numero di persone, alla durata del contatto, alla modalità con cui ci si approccia. Usando tutte le precauzioni del caso. Portarli magari anche a fare un giro, ma ovviamente non a un capannello. Ben venga in condizioni corrette, proprio perché l'attività fisica è un elemento positivo per tutti. Chiaro che non si va per fare sport, ma una passeggiata.

Portare fuori il cane, fare una corsa per strada o andare in bicicletta?

Sempre nel rispetto delle indicazioni di sicurezza. Si può fare, sempre che non ci si metta tutti a fare la Milano-Sanremo o la maratona, perché lì tutti insieme che si “sputazzano” addosso e sudano uno vicino all'altro non ha davvero senso.

E i mezzi pubblici? Posso prenderli?

Secondo me sì, con quell'attenzione di distanziamento, di igiene. Poi ormai c'è questo effetto cinematografico, filmico delle mascherine, indossate da sempre più persone, ma si è visto che non sono così essenziali.

Quindi vanno o non vanno indossate in questa situazione?

No, non è necessario. Poi ognuno si regola come vuole. Vedo gente che va in giro con le FFP3, magari usate e strausate…

Come mi proteggo quando devo andare a fare la spesa e a lavoro?

Attenzione all'igiene e al distanziamento. In effetti non c'è bisogno di fare tanto, bisogna fare queste cose sempre. Appuntarsi questo come stile di vita almeno fino al 3 aprile, sperando che non ci sia bisogno di andare oltre.

E lei pensa che si andrà oltre?

Si andrà oltre, si andrà oltre. Noi siamo ad oggi praticamente un 30/40 giorni in ritardo rispetto alla Cina e un 8/10 giorni la Germania è dietro di noi. Se si va a confrontare la crescita sembra veramente uguale. Qualcuno si è fatto delle tabelle di comparazione tra la crescita giornaliera ed è uguale alla nostra.

Quindi misure di contenimento così rigide dovrebbero dare un risultato positivo in modo analogo

Esatto, esatto.

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