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Polvere di stelle sulla nostra vecchia Terra

Esplosioni stellari, avvenute miliardi di anni fa, potrebbero aver lasciato una traccia antichissima sul nostro pianeta.
A cura di Nadia Vitali
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Rappresentazione artistica di una stella nova classica (David Hardy via MSU)
Rappresentazione artistica di una stella nova classica (David Hardy via MSU)

Microscopiche particelle di polvere sono state rinvenute nel materiale "piovuto" sulla Terra attraverso i meteoriti: queste particelle potrebbero aver visto la propria genesi nell'ambito di esplosioni stellari avvenute molto tempo prima della stessa nascita del nostro Sole.

Li chiamano "grani pre-solari" e sono, attualmente, l'oggetto degli studi di un gruppo di ricercatori della Michigan State University, impegnati nell'indagare nella loro origine; i risultati del lavoro sono stati pubblicati dal giornale Physical Review Letters.

I ricercatori ipotizzano che le particelle si siano formate in una nova classica, esplosione termonucleare che avviene sulla superficie di una piccola stella parte di un sistema binario (ossia due stelle che orbitano una attorno all'altra). Tale esplosione avrebbe provocato una violenta espulsione di materiale stellare, in forma di gas e polvere, nello spazio, tra le stelle della galassia; parte di questo materiale sarebbe stato usato per la creazione del Sistema Solare, secondo un sistema "di riciclo" tipico delle stelle.

Ma come indagare in un mistero così antico? Gli studiosi hanno scelto di studiare i nuclei radioattivi esotici che hanno al maggiore influenza nella produzione di isotopi di silicio nelle novae. Ne è emerso che i grani di polvere stellare contengono quantità particolarmente elevate di silicio-30, decisamente poco comune sul nostro Pianeta.

I ricercatori sanno che il silicio-30 è prodotto nelle novae ma conoscono meno i dettagli relativi alla reazione nucleare che lo genera. Questa incertezza non ha neanche mai chiarito quale fosse l'origine dei grani: grazie a simulazioni al computer delle esplosioni, un nuovo modello di reazione nucleare è stato scoperto dagli scienziati e potrebbe anche essere utilizzato per identificare i grani.

Questi particolari grani sono potenziali messaggeri delle nove classiche che ci consentono di studiare questi eventi in un modo non convenzionale. –  Christopher Wrede, Michigan State University

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