Poliomielite in Brasile: tracce nei pressi dell’aeroporto di San Paolo
Al momento non si sono registrati contagi sull'uomo, ma il ceppo della poliomielite esiste ed è stato individuato nelle acque di scarico dell'aeroporto internazionale Viracopos a San Paolo. Secondo le prime indagini, il virus individuato ha caratteristiche simili a quelle della poliomielite apparsa nella Guinea equatoriale a marzo, stato in cui la malattia non aveva fatto registrare casi dal 1999. In Brasile la "paralisi infantile" era stata dichiarata debellata nel 1989, ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha lanciato l'allarme, ha ricordato l'alta percentuale di bambini vaccinati nello stato sudamericano.
La poliomielite, infatti, è sì una malattia altamente contagiosa per via oro-orale e fecale-orale, ma è anche efficacemente contrastata da tre tipi di vaccino, di cui il più diffuso è quello di Bruce Sabin, generoso medico polacco che, per accelerare i tempi di diffusione della medicina, decise di non brevettare la propria invenzione. In Italia il vaccino di Sabin venne diffuso nel 1964, in Brasile, invece, la guerra alla polio venne dichiarata nel 1980, quando si cominciarono ad organizzare, due volte all'anno, le "giornate della vaccinazione”. L'operazione ebbe successo e venne attuata anche negli altri stati sudamericani. Ancora oggi il 95% dei bambini brasiliani risulta vaccinato, ragion per cui l'Oms, pur invitando ad alzare il livello di guardia, si è mostrata ottimista sull'arresto sul nascere della malattia.