Pink o U-47700, la droga del deepweb in Italia: come devasta il cervello e porta alla morte

Conosciuta anche col nome di “Pink” (rosa) a causa del colore, la ‘nuova' droga sintetica U-47700 è balzata agli onori della cronaca per le numerose vittime che ha provocato, in particolar modo negli Stati Uniti. Sulla sostanza stupefacente non vige ancora una regolamentazione uniforme – non è illegale – ed è facilmente acquistabile sul “deep web”, l'internet nascosto, palcoscenico privilegiato per i traffici più loschi. Celata sotto diciture di copertura come “non per uso umano” e “prodotto per la ricerca chimica”, la U-47700 è in realtà una potente droga dagli effetti imprevedibili e potenzialmente letali, in particolar modo quando associata ad altre sostanze.

Cos'è la U-47700 o Pink

La U-47700 è un oppiaceo, ovvero deriva dall'oppio, stupefacente ottenuto dalla lavorazione del papavero (Papaver somniferum) alla base di sostanze affini più conosciute, come la morfina e l'eroina. La molecola fu creata per la prima volta negli anni '70 nei laboratori della società farmaceutica americana The Upjohn Company, e la sua azione analgesica, in test su modelli animali, è risultata essere quasi otto volte superiore a quello della morfina. La sostanza non è mai stata sperimentata ufficialmente sull'uomo, e i suoi effetti si conoscono anche per le esperienze documentate sul web da coloro che ne fanno uso.

Gli effetti sul cervello della U-47700

Non essendoci un percorso di ricerca clinica dietro la sostanza, l'elenco degli effetti è legato alla sua natura di potente oppiaceo e a quello delle sopraccitate esperienze soggettive. U-47700 come altri oppioidi imita le endorfine naturali, innescando un senso di euforia, eccitazione, riduzione dell'ansia e potenziamento dei sogni. Si tratta tuttavia di sensazioni dalla durata effimera, in particolar modo per quel che concerne l'euforia, inferiore rispetto a quella scatenata da altre sostanze affini. Questi effetti cognitivi vengono presto sostituiti da apatia, calo della libido e depressione. Tra gli aspetti più pericolosi della “Pink” vi è l'elevato rischio di dipendenza, e i sintomi dell'astinenza risultano essere particolarmente forti dopo poche ore dall'assunzione dell'ultima dose.

Difficoltà respiratorie letali

I cristalli della U-47700, che viene assunta come polvere o in compresse, risultano particolarmente corrosivi e caustici per le membrane delle mucose, di conseguenza danneggiano rapidamente le vie d'assunzione prescelte dai fruitori, come ad esempio la cavità nasale. Gli effetti di base sono simili a quelli prodotti dall'ossicodone: fra essi vi sono sensazioni di calore e prurito, ma anche diminuzione dell'appetito, stipsi, soppressione della tosse e difficoltà a urinare. L'azione analgesica, cioè il senso di sollievo dal dolore, è invece decisamente superiore, così come la sonnolenza indotta. La U-47700 è nota anche per produrre difficoltà respiratorie, la cui gravità aumenta all'aumentare delle dosi assunte, sino a portare al coma e alla morte.

I pericoli dell'assunzione con altre sostanze

Come altri oppiacei, la U-47700 esprime la sua massima pericolosità in combinazione con altre sostanze. Il rischio di morte aumenta sensibilmente quanto assunta assieme ad alcol, benzodiazepine, antidepressivi e altre sostanze stupefacenti. Gli effetti della depressione respiratoria e del rilassamento muscolare possono essere accompagnati da amnesie sino a sfociare nello stato di incoscienza e morte. L'induzione del vomito assieme al fortissimo stato di sedazione può inoltre portare alla morte per soffocamento, in particolar modo in chi si sdraia e addormenta con la testa rivolta verso l'alto. In combinazione con gli stimolanti può invece innescare una fortissima intossicazione. Dall'autopsia sul corpo di Prince, deceduto nel 2016, è emerso che il cantante assunse U-47700 in combinazione con l'analgesico fentanyl.

[Foto di Vnukko]