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Pillola dei cinque giorni dopo in arrivo presto in Italia

La commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la pillola dei cinque giorni dopo e a breve ellaOne sarà sottoposta anche al Consiglio di Amministrazione: potrebbe essere acquistabile già dai primi mesi del 2012 ma sempre dietro prescrizione medica.
A cura di Nadia Vitali
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La commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la pillola dei cinque giorni dopo e a breve ellaOne sarà sottoposta anche al Consiglio di Amministrazione, potrebbe essere acquistabile già dai primi mesi del 2012 ma sempre dietro prescrizione medica.

Senza limiti di prescrizioni, in buona parte dei paesi europei e negli Stati Uniti, le donne possono acquistare ellaOne, il contraccettivo d'emergenza non abortivo, più noto come pillola dei cinque giorni dopo; in Italia le procedure relative alla sua introduzione sono andate avanti piuttosto lentamente, consuetudine ormai tristemente consolidata nel nostro paese che fa di questioni di principio scarsamente scientifiche il vessillo che cela interessi di ben altra natura.

Fortunatamente la situazione si è recentemente sbloccata, secondo quanto comunicato dalla casa produttrice: la commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti approvato il 12 ottobre ellaOne. Adesso manca solo il passaggio del Consiglio di Amministrazione e, infine, la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale ma, poiché il farmaco rientrerà con tutta probabilità nella fascia C, dunque sarà a carico dell'utente, il percorso potrebbe essere ancora più rapido: nei primi mesi del 2012 la pillola dei cinque giorni dopo potrebbe essere disponibile al costo di circa 35 euro, pur necessitando comunque di prescrizione medica.

L'ulipristal, questo il nome del principio attivo, contrasta l'azione del progesterone, l'ormone sintetizzato da ovaie e surrene, impedendo a questo di svolgere la propria funzione, ovvero di creare le condizioni adatte affinché la cellula uovo venga fecondata; ma, poiché la sua azione è prolungata, nel caso in cui la fecondazione sia già avvenuta, previene anche l'annidamento della cellula uovo all'interno della mucosa uterina.

Diverso e più breve l'effetto della pillola del giorno dopo, che continuerà naturalmente ad essere commercializzata, il cui principio attivo è il levonorgestrel; per questa, inoltre, non è necessaria la prescrizione. Resta un nodo da sciogliere che farà discutere: il Consiglio Superiore della Sanità, infatti, ha posto come condizione vincolante per l'assunzione dell'ulipistral, l'esecuzione di un test di gravidanza tramite il prelievo ematico che dia esito negativo.

Una contraddizione pesante, se si tiene presente che il farmaco non è abortivo, come sottolineato in verità dallo stesso CCS e non ha nulla a che vedere con la RU-486, la vera e propria pillola per interrompere la gravidanza; ed un limite significativo considerando che solo la possibilità di accedere facilmente e con rapidità alla contraccezione, inclusa quella di emergenza, rende effettivamente efficace la tutela della salute della donna.

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