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Pesticidi negli assorbenti interni: cosa rischiano le donne. L’allarme dalla Francia

Basse concentrazioni di sostanze tossiche e pesticidi sono stati trovati dentro i prodotti francesi per l’igiene intima femminile, come tamponi e assorbenti. L’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro francese ha raccomandato alle case produttrici di limitare il più possibile questi prodotti, per ridurre le sindromi mestruali da shock tossico.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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L'agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l'ambiente e il lavoro francese (ANSES) ha dichiarato la sua preoccupazione per la presenza di pesticidi nei prodotti per l'igiene intima femminile venduti in Francia. ANSES ha pubblicato in questi giorni la sua valutazione dei rischi per la salute relativi alla sicurezza della protezione intima e nonostante rilevi che le concentrazioni di sostanze chimiche, trovate dentro gli assorbenti femminili, siano molto basse e sotto i limiti consentiti, raccomanda alle case produttrici di migliorare i loro standard di qualità. La particolare attenzione dovuta a questo argomento, deriva dalla sindrome da shock tossico mestruale (TSS). Questa malattia, dalle implicazioni sanitarie gravissime, è causata da una tossina batterica, la cui proliferazione è legata alle condizioni d'uso dei prodotti per l'igiene intima.

Cosa c'è negli assorbenti. I test di laboratorio hanno rivelato la presenza di varie sostanze chimiche in concentrazioni molto basse e senza superare le soglie di salute. Tuttavia gli idrocarburi policiclici aromatici, ftalati, le diossine e furani sono sostanze potenzialmente tossiche e non è possibile calcolare il così detto "effetto accumulo" che più contaminazioni possono portare nel singolo individuo. La maggior parte di queste sostanze proviene dalle materie prime o dai processi produttivi. L'uso è vietato in Europa, quindi è molto probabile che derivino da prodotti importati da fuori l'unione. Nel suo lavoro valutativo l'agenzia nazionale francese raccomanda ai produttori di migliorare la qualità delle materie prime e di rivedere determinati processi di produzione, per eliminare o ridurre il più possibile la presenza di queste sostanze.

Sindrome mestruale da shock tossico. È il maggior rischio associato all'uso di protezioni interne intime (tampone o coppetta). È causata da una tossina prodotta da un batterio specifico, lo Staphylococcus aureus e anche se raro, può avere complicazioni devastanti. Le molecole della tossina infatti producono una risposta immunitaria grave, con la produzione di mediatori chimici che portano a febbre, bolle, lesioni cutanee e possono anche degenerare nella perdita di un arto.

Fattori di rischio

  • Uso prolungato dello stesso tampone
  • Tamponi interni superassorbenti
  • Immunodepressione da antibiotici
  • Preesistenza di lesioni
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